Strade, largo San Giuseppe torna “Creuza do diao”: le origini in una leggenda del 500

  • Postato il 26 settembre 2024
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Genova. Questa mattina l’area in largo San Giuseppe, tra piazza Piccapietra e galleria Mazzini, è stata intitolata “Antica creuza do diao”. Da oggi, la targa toponomastica riporta quindi anche l’antico nome della piazzetta, che trae origine da una leggenda del ‘500.

L’iniziativa di far rivivere l’antica creuza do diao, è nata da un’idea dell’associazione A Compagna, da anni punto di riferimento della genovesità.

«A Compagna, solerte custode delle nostre tradizioni genovesi, ha chiesto il ripristino della vecchia targa toponomastica che riportava la dicitura antica creuza do diao e il Comune ha accettato con rapida decisione – spiega Franco Bampi, presidente dell’associazione A Compagna – Va ricordato che quella zona aveva caratteristiche magiche, come testimonia la vicina via Luccoli toponimo derivato da Luculus, piccolo boschetto sacro».

La storia della Creuza do diao

Si narra che i cittadini evitassero di passare in quella zona dopo il tramonto, per paura dei fantasmi che, si pensava, abitassero proprio lì. Numerose testimonianze raccontano di gemiti tra gli alberi secolari, spaventosi rumori di catene, fuochi fatui e ombre spettrali, che inducevano a pensare di trovarsi in una strada abitata dal diavolo. Un giorno, finalmente, qualcuno si accorse che i fantasmi e il demonio non c’entravano nulla: a produrre i rumori e le manifestazioni “paranormali” erano contrabbandieri e criminali che utilizzavano tali stratagemmi per allontanare le persone dalla zona e avere quindi il campo libero per i propri affari.

«Questa intitolazione, fortemente voluta dall’associazione A Compagna, rappresenta un omaggio alle nostre radici storiche e alla ricca cultura genovese – commenta l’assessore ai Servizi civici del Comune di Genova Marta Brusoni – L’antico nome della piazzetta ci ricorda una leggenda affascinante, che testimonia come la paura e i misteri del passato si intreccino con la vita quotidiana dei nostri cittadini. Attraverso questo gesto vogliamo preservare la memoria storica, ma anche ravvivare l’identità genovese, rendendo il nostro patrimonio culturale parte integrante del presente. Ringrazio l’associazione A Compagna per il prezioso lavoro svolto e tutti coloro che hanno contribuito a rendere concreta questa iniziativa».

«Lieti che l’amministrazione comunale continui la propria opera di conservazione e valorizzazione della storia, delle tradizioni e delle leggende della nostra città, in particolare del territorio del nostro Municipio – dichiara il presidente del Municipio I Centro Est Andrea Carratù – La toponomastica è un libro aperto alla lettura di coloro che passano da una strada o da una piazza, un nome, una parola, e legato a essi una enorme quantità di notizie che ci raccontano una Genova che è stata».

Autore
Genova24

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