Storia, cibo, arte e natura: questo borgo nel cuore del Gargano è un fiore all’occhiello della Puglia
- Postato il 6 settembre 2025
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- Di Blitz
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Non solo mare, nel cuore del Gargano si erge un borgo bellissimo tra storia, cibo, arte e natura da visitare almeno una volta.
Nel cuore del Gargano, tra storia millenaria, arte sacra e natura incontaminata, si erge Monte Sant’Angelo, uno dei borghi più affascinanti e ricchi di spiritualità della Puglia.
Questo antico centro, elevato a 843 metri sul livello del mare, non è soltanto un punto panoramico privilegiato ma anche una meta di pellegrinaggio di rilevanza internazionale, grazie al suo legame con il culto micaelico e il Santuario di San Michele Arcangelo, sito UNESCO dal 2011.
Monte Sant’Angelo: un crocevia di fede e cultura nel Gargano
Monte Sant’Angelo rappresenta uno degli esempi più emblematici di come la storia religiosa si intrecci con il territorio e la vita quotidiana di un borgo. La sua fama nasce dalla leggenda secondo cui l’Arcangelo Michele apparve in una grotta che oggi ospita il celebre Santuario di San Michele Arcangelo, un luogo sacro che da secoli attira pellegrini da tutta Europa. La grotta, diventata santuario nazionale durante il periodo longobardo, era una tappa fondamentale lungo le vie dei Crociati diretti a Gerusalemme, elevando Monte Sant’Angelo a simbolo di fede e speranza.
Il borgo domina dall’alto lo sperone roccioso del Gargano, offrendo panorami mozzafiato che spaziano dal Tavoliere delle Puglie fino al Golfo di Manfredonia, un paesaggio che sembra senza confini. Oggi Monte Sant’Angelo è parte integrante del Parco Nazionale del Gargano e del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, riconoscimenti che ne sottolineano il valore storico, culturale e ambientale.
Cuore pulsante del borgo è senza dubbio il Santuario di San Michele Arcangelo, meta di milioni di pellegrini ogni anno. La struttura si sviluppa su due livelli distinti: il superiore, caratterizzato dal portale romanico e dal campanile, e quello inferiore, che conduce alla mistica grotta dove si narra sia avvenuta l’apparizione dell’Arcangelo. Percorrendo la suggestiva scalinata angioina, si accede a un luogo che sembra sospeso nel tempo. Le porte bronzee, fuse a Costantinopoli nel 1076 su incarico del nobile amalfitano Pantaleone, rappresentano un capolavoro di arte medievale.
All’interno, gli altari e le immagini scolpiti direttamente nella roccia creano un’atmosfera unica che fonde natura e sacralità. Tra le opere di maggior rilievo spicca la statua marmorea di San Michele, realizzata da Andrea Sansovino, e la cattedra vescovile del XII secolo, scolpita in pietra, che conferisce solennità all’ambiente sacro. Visitare il Santuario significa non solo ammirarne il valore artistico, ma immergersi in secoli di devozione, preghiere e speranze custodite nelle sue pietre.

Oltre al Santuario, Monte Sant’Angelo offre molteplici luoghi di interesse che raccontano un passato ricco e vivo. Il Rione Junno, il quartiere più antico del borgo, rappresenta l’anima popolare e autentica del paese. Le sue casette bianche, strette lungo viuzze labirintiche, evocano l’atmosfera di un presepe vivente. Qui, le abitazioni di pochi metri quadrati testimoniano la vita semplice e laboriosa delle famiglie che vi abitavano, mentre i profumi della cucina tradizionale si diffondono ancora oggi dalle finestre.
Nel Rione Junno si trovano importanti siti come il Complesso di San Pietro, che include la Chiesa di Santa Maria Maggiore in stile romanico pugliese, e la suggestiva Tomba di Rotari. Il Museo Tancredi META arricchisce la visita con una preziosa raccolta dedicata alle arti e alle tradizioni locali, offrendo una completa immersione nella cultura garganica.
Il maestoso Castello Normanno-Svevo-Angioino-Aragonese domina il borgo con le sue mura possenti e le torri svettanti. Costruito e modificato nel corso dei secoli da svariate dominazioni, il castello porta le tracce delle diverse epoche: dalla torre dei Giganti e la torre Quadra dei Normanni, alla Sala del Tesoro di Federico II di Svevia, fino al torrione a mandorla e al fossato realizzati dagli Aragonesi per rafforzare le difese. Oggi, oltre a essere un monumento storico di grande rilievo, il castello offre una vista panoramica impareggiabile sul Gargano.
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