Stop concessione a Spinelli, l’Autorità portuale chiama l’Avvocatura per “approfondimenti urgenti”

  • Postato il 17 ottobre 2024
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Genova. L’Autorità portuale di Genova “consulterà nel più breve tempo possibile l’Avvocatura di Stato per gli urgenti approfondimenti” dopo la sentenza del Consiglio di Stato che annulla la concessione al Gruppo Spinelli per il Genoa Port Terminal in seguito al ricorso della società che gestisce il Sech.

“La recentissima sentenza – scrive l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale – è già oggetto di mirata ed approfondita analisi da parte dell’Ente che sarà incaricato di eseguirla”.

Suscitano, infatti, notevoli preoccupazioni – continua Palazzo San Giorgio – da un lato i possibili impatti della decisione sui livelli occupazionali che Adsp, in sintonia con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, intende doverosamente salvaguardare, dall’altro rilevanti profili della sentenza stessa che possono incidere sulla pianificazione portuale, non del tutto indifferenti, peraltro, alla sua fedele esecuzione ed alla gestione di quell’ambito operativo”.

Il gruppo Spinelli ieri ha comunicato che “proporrà giudizio di revocazione della sentenza presso il Consiglio di Stato in quanto la stessa contiene errori di fatto, nonché ricorso in Cassazione per violazione dell’articolo 111 della Costituzione in ordine al requisito minimo di motivazione”. La società “ha richiesto al ministero un immediato intervento al fine di garantire la difesa dei posti di lavoro e la continuità operativa, del Terminal, a garanzia dei traffici. La piena operatività del Terminal è stata altresì comunicata a tutte le compagnie di navigazione interessate”.

“Contemperando la sentenza, bisogna riuscire a fare in modo che non si fermino i traffici e ovviamente salvaguardare le 600 famiglie che lavorano sul terminal. Oltretutto quella sentenza del Consiglio di Stato può aprire anche altre situazioni al di fuori del porto di Genova. Noi abbiamo molti porti in Italia che non hanno neanche il piano regolatore o criteri di piano regolatore diversi da un’Autorità portuale all’altra, quindi ci sono preoccupazioni anche che vanno oltre il singolo caso“, aveva spiegato ieri il viceministro Edoardo Rixi.

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Genova24

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