Stop ai monopattini in sharing a Firenze: cosa succede adesso
- Postato il 25 novembre 2025
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- Di Virgilio.it
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In tante città italiane ed europee è facile imbattersi in flotte di monopattini elettrici messi a disposizione da aziende che offrono un servizio di noleggio, per brevi spostamenti. Si tratta di un sistema molto utilizzato per muoversi nei centri abitati, senza dover ricorrere all’auto oppure ad altri mezzi di trasporto. I monopattini in sharing sono particolarmente richiesti per i cosiddetti “micro-spostamenti”, che spesso durano poche centinaia di metri o pochi chilometri.
Non tutte le città hanno accettato di buon grado le flotte di questi veicoli elettrici a noleggio. Alcune metropoli europee, come Parigi e Madrid, hanno optato per fermare questi servizi. Sulla stessa scia di queste città ci sarà presto anche Firenze dove l’amministrazione locale ha annunciato uno stop alla sperimentazione del servizio di sharing. Si tratta di una decisione destinata a far discutere e che va in controtendenza con quanto stabilito da altre città italiane. Andiamo a fare il punto della situazione.
Stop ai monopattini
La data da segnare sul calendario è quella del prossimo 31 marzo 2026. A partire da questa data, infatti, Firenze diventerà la prima grande città italiana a interrompere l’uso di monopattini in sharing, oggi utilizzato per i micro-spostamenti nell’area urbana del Comune toscano e, in particolare, nell’affollato centro storico, dove è stato attivato lo Scudo Verde. Come annunciato dalle agenzie di stampa, il Comune ha stabilito, con una delibera della Giunta a firma dell’assessore alla mobilità Andrea Giorgio, che non sarà più disponibile un sistema di questo tipo.
Alla base di questa scelta ci sono diverse motivazioni che tengono conto anche della sicurezza per chi usa questo tipo di veicolo, spesso coinvolto in incidenti. Secondo il Comune diventa oggi complicato rispettare le nuove norme del Codice della Strada in merito alla circolazione dei monopattini elettrici che prevedono l’obbligo di indossare il casco per i conducenti indipendentemente dall’età oltre al contrassegno di riconoscimento del veicolo, la copertura assicurativa e il divieto di uscire dai centri urbani. Per evitare quella che viene definita una possibile “violazione sistematica” delle norme stradali è necessario sospendere il servizio. Un altro tema che ha spinto a questa decisione è rappresentato dall’utilizzo scorretto da parte degli utenti, con casi di parcheggio selvaggio e di violazione dei corretti sensi di marcia.
Il servizio di sharing a Firenze è partito nel 2020 e dovrebbe terminare il prossimo anno. Il condizionale è d’obbligo: la delibera comunale potrebbe essere impugnata e potrebbero arrivare dei ricorsi destinati ad allungare le tempistiche. La situazione andrà monitorata con attenzione. Il Comune ha già confermato la volontà di potenziare il bike sharing, che nel corso dei primi mesi del 2025 ha già registrato una crescita del 18% rispetto all’anno precedente.
Il commento dei protagonisti
Sandra Funaro, sindaca di Firenze, ha sottolineato:
“Dopo le normative nazionali e nell’impossibilità di assicurare la disponibilità anche a fronte dei controlli della polizia municipale, abbiamo deciso di fermare lo sharing dei monopattini. Il nostro obiettivo è perseguire un uso sicuro e responsabile dei mezzi”.
In una nota diffusa da Ansa, Assosharing ha così commentato la delibera di Palazzo Vecchio:
“Accogliamo con forte stupore e profonda perplessità la decisione del Comune di Firenze di non rinnovare il servizio di monopattini in sharing a partire dal 31 marzo. Una scelta che interrompe bruscamente un lavoro congiunto che, fino a oggi, aveva visto un costante dialogo tra amministrazione e operatori del settore”.
Per Assosharing quella di Firenze rappresenta “un unicum in Italia“.