Stop ai diesel Euro 5, è solo l’inizio della stretta green dell’Unione Europea
- Postato il 13 giugno 2025
- Di Panorama
- 2 Visualizzazioni


Il blocco della auto diesel Euro 5 è solo l’inizio. La politica green europea dopo le macchine colpirà le caldaie, le case non ecologiche e tutti i manufatti in cemento armato, cui sarà applicata una data di scadenza. La maggioranza, tutti e tre i partiti, hanno presentato emendamenti al dl Infrastrutture in commissione Trasporti alla Camera per evitare il blocco di milioni di veicoli. Ma la politica green di Bruxelles non riguarda solo le auto.
Blocco Euro 5: tre emendamenti della maggioranza per bloccare lo stop
Il rinvio del blocco alla circolazione delle auto diesel Euro 5 appare sempre più probabile. Un emendamento presentato dalla Lega al decreto Infrastrutture prevede infatti di posticipare di un anno il provvedimento. Ma la proroga potrebbe non essere l’ultima: Fratelli d’Italia punta addirittura a spostare il divieto al 2027, mentre Forza Italia propone il 2026. Una corsa contro il tempo, e contro Bruxelles, per evitare che milioni di italiani si trovino improvvisamente a piedi. Il cuore della questione è però un altro: lo stop agli Euro 5 è solo un primo assaggio degli effetti concreti del Green Deal europeo. La transizione ecologica rischia di scaricare i costi direttamente sui cittadini.
Una misura che colpisce un’auto su cinque
Secondo i dati più aggiornati e raccolti da La Verità, in Italia circolano circa 1,5 milioni di veicoli Euro 5, immatricolati tra il 2011 e il 2015. Se si aggiungono le auto Euro 4, Euro 3 ed Euro 0, si arriva a circa sette milioni e mezzo di veicoli a rischio blocco. In pratica, un’auto su cinque tra quelle in circolazione. Il blocco, nelle intenzioni, servirebbe a rispondere alle richieste dell’Unione europea, che ha condannato l’Italia per il superamento sistematico dei limiti di inquinamento atmosferico (PM10 e NO2). Ma a ben vedere, non esiste alcuna direttiva europea che vieti esplicitamente la circolazione delle auto più vecchie: le restrizioni derivano piuttosto dalla libertà lasciata agli Stati membri, e alle Regioni, su come centrare gli obiettivi ambientali. In questo quadro, diverse amministrazioni locali, soprattutto nel bacino padano, hanno scelto la strada più semplice: fermare le auto più inquinanti. Una scorciatoia che ha un impatto economico sui cittadini. Secondo Federcarrozzieri, l’eventuale blocco potrebbe far aumentare del 30-38% i prezzi delle auto usate, mentre la svalutazione del parco circolante colpirebbe con perdite fino al 40% nelle aree dove i veicoli sono più datati. Un impatto che si riflette direttamente sull’economia di milioni di famiglie.
Auto, caldaie, case: il Green Deal avanza
Il blocco degli Euro 5 però è solo un primo passo. La rivoluzione verde di Bruxelles non si ferma alle automobili, ma prevede una lunga serie di misure che interesseranno direttamente la vita quotidiana dei cittadini e il bilancio delle famiglie. Le caldaie a gas innanzitutto.
Dal 2029, salvo modifiche, sarà vietata l’installazione di nuove caldaie a gas, mentre dal 2040 ne sarà vietato l’uso. Bruxelles spinge verso pompe di calore e sistemi “a zero emissioni”, più efficienti ma anche più costosi. Seguono le case. La direttiva sulle “case a emissioni zero” impone che entro il 2030 gli edifici residenziali raggiungano almeno la classe energetica E, e la D entro il 2033. Gli immobili che non si adegueranno rischiano di diventare invendibili, non affittabili e persino non finanziabili. E poi addio ai motori termici, con lo stop alla vendita di auto nuove a benzina e diesel. Il mercato si orienterà completamente verso l’elettrico. In discussione anche nuove norme sulla durabilità degli edifici: in futuro, le strutture in cemento armato potrebbero essere sottoposte a “obsolescenza regolata” con limiti temporali sull’agibilità, in funzione della sicurezza antisismica e delle emissioni. Una misura che, se confermata, implicherebbe ristrutturazioni profonde o demolizioni con costi altissimi.
La transizione green dunque avanza, ma senza gradualità rischia di diventare insostenibile.