Stop ai diesel Euro 5 da ottobre, è corsa contro il tempo per evitare la batosta green

  • Postato il 11 giugno 2025
  • Di Panorama
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Era passato un po’ di tempo dall’ultima fesseria eco-green. Pochi ne sentivano la mancanza, ma ecco arrivare il prossimo diktat verde: dal primo ottobre 2025 le auto diesel Euro5 non potranno più circolare liberamente in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna. La misura riguarda le autovetture presenti nei centri abitati con più di 30mila abitanti, con l’implementazione del divieto che varierà da regione a regione.

In Lombardia, le restrizioni saranno permanenti e resteranno in vigore tutto l’anno, nei giorni feriali dalle 7:30 alle 19:30. Piemonte ed Emilia-Romagna hanno invece imposto un divieto stagionale da ottobre ad aprile, attivo dalle 8:30 alle 18:30. Il Veneto ha adottato la misura più rigida, introducendo un blocco totale della circolazione valido sette giorni su sette, 24 ore su 24.

Coinvolto tutto il bacino padano, per un totale stimato di circa un milione di autovetture. Fra le più colpite Lombardia e Veneto, rispettivamente con 484mila e 340mila veicoli. Il motivo dell’ennesima batosta green sono le sentenze della Corte di giustizia dell’Unione Europea, che ritiene il nostro Paese in “stato d’infrazione” per quanto riguarda le concentrazioni di PM10 e di Biossido di Azoto nella Pianura Padana. Non solo, nel marzo dello scorso anno la Commissione europea ha aperto una nuova procedura d’infrazione, sempre a causa del superamento dei limiti di inquinamento consentiti.

Il governo è stato quindi costretto a promulgare il decreto legge numero 121 del 12 settembre 2023, con il quale si poneva rimedio alle infrazioni rilevate dall’Europa, imponendo alle quattro regioni del Bacino padano di aggiornare i rispettivi piani per la qualità dell’aria.

A sostenere il peso economico dell’ecologia, ancora una volta, saranno le famiglie e le aziende, costrette a cambiare veicoli relativamente recenti (gli euro 5 sono stati venduti dal 2011 al 2015) che molti utilizzano quotidianamente. «È impensabile che tante persone cambino auto da qui al 1° ottobre», ha dichiarato l’assessore all’Ambiente della Regione Lombardia, Giorgio Maione. Secondo l’Automobile club italiano, al 31 dicembre 2023 erano ancora in circolazione oltre 3,7 milioni di veicoli diesel Euro 5, concentrati soprattutto in Lombardia e Piemonte.

A criticare questa misura indirettamente imposta da Bruxelles è stato anche il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, «Siamo al lavoro per annullare il blocco delle auto con motore Euro5 diesel. È una delle follie della Commissione von der Leyen, che ha approvato quella fesseria economico-industriale che si chiama Green Deal». «I cittadini il prossimo anno non potranno più usare milioni di veicoli, questi sono problemi veri».

Fortunatamente, il provvedimento potrebbe essere bloccato alla Camera, dove lo scorso 19 maggio è stato approvato il decreto infrastrutture del 2025, la speranza è che il governo apporti degli emendamenti per ritardare ulteriormente (o magari eliminare del tutto) l’entrata in vigore di questa mazzata green, c’è tempo fino al 19 luglio, termine ultimo per la conversione del decreto in legge.

Non sarebbe la prima volta, dopotutto, il provvedimento doveva essere implementato già due anni fa, il primo ottobre 2023. Tuttavia, a seguito di un confronto fra il Ministero dell’Ambiente e le Regioni, era stato rinviata la sua implementazione al primo ottobre 2025.

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Panorama

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