Stellantis: Rivolta dei soci contro la maxi liquidazione a Tavares, ma Elkann difende la scelta

  • Postato il 15 aprile 2025
  • Di Panorama
  • 1 Visualizzazioni

La rivolta dei soci di minoranza di Stellantis si è scatenata contro la maxi liquidazione che verrà pagata all’ex amministratore delegato, Carlo Tavares. Durante l’assemblea generale a Amsterdam, il 33,07% degli azionisti ha votato contro la politica dei compensi dei dirigenti, esprimendo il loro dissenso contro il rapporto sulla remunerazione, che include un compenso di 23,1 milioni di euro per il 2024 per Tavares, insieme a 20 milioni di euro e un indennizzo di 2 milioni per la sua partenza.

Il compenso record si scontra con i risultati di gestione decisamente deludenti. Il voto favorevole di Elkann e dei soci francesi appare come un tentativo di chiudere una vicenda poco soddisfacente, scaricando tutte le responsabilità su Tavares. Questa mossa avrebbe evitato ulteriori polemiche e toni aspri.

Risultati deludenti e preoccupazioni future

Il bilancio 2024 di Stellantis ha presentato numeri molto negativi. Il fatturato è sceso a 156,9 miliardi di euro, registrando un calo del 17% rispetto al 2023, mentre l’utile netto è crollato del 70%, fermandosi a 5,5 miliardi di euro.

Nel suo intervento, Elkann ha definito l’anno appena concluso come “non certo da ricordare”, attribuendo parte delle colpe a scelte interne all’azienda, che hanno reso i risultati ancora più deludenti. La situazione è stata ulteriormente complicata dal disallineamento tra il Consiglio di amministrazione e Tavares, che ha lasciato Stellantis a dicembre 2024. Elkann ha confermato che la nomina del nuovo CEO avverrà nella prima metà del 2025.

Preoccupazioni sul futuro dell’industria automobilistica

A preoccupare Elkann sono principalmente i dazi e le regolamentazioni troppo rigide. “L’industria automobilistica americana ed europea è a rischio. Sarebbe una tragedia”, ha dichiarato, sottolineando che se gli Stati Uniti e l’Europa intraprendono azioni urgenti, la situazione potrebbe migliorare. In particolare, Elkann ha evidenziato l’impatto negativo dei dazi, tra cui un dazio del 25% sui veicoli e tariffe aggiuntive su alluminio, acciaio e componenti. Tuttavia, Stellantis è focalizzata sul lancio di nuovi prodotti e sul miglioramento delle sue attività, nonostante il contesto difficile in Europa e Stati Uniti. Nel frattempo, il mercato automobilistico cinese sta seguendo una traiettoria completamente diversa.

Borsa ottimista sul futuro di Stellantis

Nonostante tutte le difficoltà, la Borsa ha mostrato fiducia nel futuro di Stellantis, con il titolo che è salito del 5,7%, arrivando a 8,27 euro.

Autore
Panorama

Potrebbero anche piacerti