Stellantis presenta un nuovo potente motore termico, si chiama Hurricane
- Postato il 7 novembre 2025
- Auto
- Di Virgilio.it
- 2 Visualizzazioni
Negli Stati Uniti, la patria dei V8 ruggenti e delle cilindrate smisurate, sta accadendo qualcosa di inaspettato. Il downsizing, quel principio che l’Europa ha sposato da anni per ragioni di efficienza, ora conquista anche l’altra sponda dell’Atlantico. E lo fa con un nome che sa di potenza e modernità: Hurricane 4 Turbo, il nuovo quattro cilindri di Stellantis, pronto a battere sotto il cofano della rinnovata Jeep Grand Cherokee.
Una scelta che sa di svolta, ma anche di strategia. Dopo anni di critiche rivolte a Carlos Tavares, accusato di guardare più a Parigi che a Detroit, il gruppo franco-italo-americano rimette al centro la sua anima statunitense. E da lì, proprio da una linea di montaggio del Michigan, potrebbe arrivare una delle chiavi per il futuro di Alfa Romeo e Maserati.
Cuore americano, spirito italiano
Il nuovo Hurricane 4 Turbo nasce nello stabilimento Stellantis di Dundee, Michigan, ed è: compatto, efficiente, ma con numeri che restano di tutto rispetto. Parliamo di 324 CV e 451 Nm di coppia, un potenziale che lo rende perfetto per una Jeep, ma anche – se non soprattutto – per un’Alfa Romeo. Non a caso, tra gli addetti ai lavori, si vocifera che questo propulsore possa trovare spazio nelle future Giulia e Stelvio.
La combinazione tra cilindrata ridotta e possibilità di elettrificazione – il motore è infatti predisposto per un sistema plug-in hybrid – rappresenta un equilibrio ideale tra prestazioni e sostenibilità. Una strada che Stellantis conosce bene e che oggi sembra voler percorrere con rinnovata convinzione. Perché, se negli Usa il focus resta la potenza, in Europa sarà la capacità di ridurre emissioni e consumi a fare la differenza.
Certo, le omologazioni non parlano la stessa lingua nei due Continenti, ma l’ipotesi di un motore globale – capace di soddisfare normative diverse – è più di un esercizio teorico. Le economie di scala, in un gruppo che unisce marchi e culture così differenti, valgono ormai quanto una nuova piattaforma.
Tecnologia e ingegno: dentro il nuovo Hurricane
Il cuore tecnologico dell’Hurricane 4 Turbo è un piccolo capolavoro di ingegneria. A partire dal sistema di combustione TJI (Turbulent Jet Ignition), derivato dal mondo delle competizioni. Qui, una precamera di combustione ospita una piccola quantità di carburante accesa da una candela: la micro-esplosione genera getti turbolenti che si propagano nella camera principale, migliorando l’efficienza e la completezza della combustione. Risultato: più potenza, meno sprechi, e una regolarità di funzionamento degna di un laboratorio di precisione.
Il motore adotta inoltre il ciclo Miller, soluzione raffinata che chiude in anticipo le valvole di aspirazione, riducendo le perdite di pompaggio e innalzando il rendimento termico. Il rapporto di compressione sale a 12:1, valore insolito per un turbo, ma gestibile grazie alla benzina a 87 ottani tipica del mercato americano. L’alimentazione è doppia – iniezione diretta e indiretta – con un sistema elettronico che gestisce la transizione in base alle condizioni di guida: entrambe le modalità operano durante l’avviamento a freddo e sotto carico elevato, mentre nei momenti di quiete lavora la sola iniezione indiretta, riducendo rumore e vibrazioni.
A completare il quadro c’è un turbocompressore a geometria variabile, in grado di modulare la pressione fino a 2,4 bar. Il 90% della coppia è già disponibile tra 2.600 e 5.600 giri/min, garantendo una spinta corposa e continua. L’intercooler liquido-aria raffredda l’aria compressa, migliorando ulteriormente il riempimento dei cilindri e la risposta ai medi regimi.
Una sfida globale
L’Hurricane 4 Turbo non è solo un nuovo motore: è un simbolo del momento che vive Stellantis. Un ponte ideale tra passato e futuro, tra America e Europa, tra potenza e responsabilità. Meno cilindri, certo, ma più intelligenza meccanica.