Squalificato per un anno il portiere 13enne aggredito da un genitore a Collegno. Il giudice sportivo: “Condotta violenta”
- Postato il 5 settembre 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Il portiere di 13 anni, aggredito domenica scorsa dal padre di un avversario, dovrà scontare un anno di squalifica. Il giovane calciatore del Volpiano-Pianese aveva infatti reagito agli sfottò di un avversario, dando il via a una rissa in mezzo al campo a Collegno, terminata poi con l’invasione di campo di un genitore. Il padre di uno dei calciatori del Carmagnola aveva scavalcato la recinzione e, raggiunto il portiere del Volpiano Pianese, lo ha colpito con un pugno al volto. Secondo quanto ricostruito, l’uomo ha continuato a picchiare il 13enne fino a quando i dirigenti delle due squadre non sono riusciti a bloccarlo.
“Condotta violenta”
Il giudice sportivo Roberto Lapa ha scelto la squalifica di un anno per il portiere 13enne, motivando così la sua decisione: “Vista la gravità della condotta violenta assunta da ragazzi in età giovanissima, che inficia i sani principi dello sport improntati alla correttezza ed al rispetto dell’avversario, considerato altresì, che la violenza sia da condannare a priori ovunque venga posta in essere e soprattutto tra minori, quest’organo giudicante pur consapevole delle disposizioni normative vigenti, ma altrettanto consapevole dell’eccezionalità e della spregevolezza dell’evento, ritiene di dover comminare una sanzione di considerevole ed esemplare entità, pertanto si squalifica il succitato giocatore perché, a fine gara, assumeva una condotta violenta ed antisportiva innescando una rissa e colpendo con manate e pugni il fianco e la schiena di un giocatore avversario, steso sul terreno di gioco. Condotta, questa, che dava adito ad un ulteriore atto di violenza posto in essere da soggetto non presente in distinta, che entrava arbitrariamente ed indebitamente sul terreno di gioco.

Il giudice sportivo ha poi optato per un anno di squalifica anche per il giocatore del Carmagnola coinvolto nella rissa. Anche il padre del portiere 13enne, presente in campo come guardalinee e intervenuto per difendere il figlio, è stato squalificato per sei mesi: “Perché in qualità di rappresentante della società anziché intervenire per sedare gli animi, assumeva una condotta violenta malmenandosi con persona non presente in distinta, entrata sul terreno di gioco”. Infine, c’è anche l’ammenda di 150 euro per entrambe le società per responsabilità oggettiva determinata dalla condotta violenta dei tesserati.
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