Spotornese, curiosità per il nuovo corso con Luca Fiorio: “Sarà una squadra giovane, punteremo ai playoff”
- Postato il 18 agosto 2025
- 0 Copertina
- Di Il Vostro Giornale
- 3 Visualizzazioni


Spotorno. Tra gli aspetti che sono passati più in secondo piano durante quest’estate c’è sicuramente il nuovo corso della Spotornese. Retrocessi in Seconda Categoria, i biancocelesti ripartiranno con Gian Peuto nel ruolo di direttore sportivo e Luca Fiorio come allenatore. Una ripartenza silenziosa, ma che porta con sé molta curiosità. Del progetto della Spotornese ne abbiamo parlato proprio con il nuovo tecnico.
Mister, dell’estate della Spotornese si è parlato poco. Cosa puoi dirci in vista di questa nuova stagione?
È vero, si è detto qualcosa all’inizio con i primi acquisti, poi c’è stata poca visibilità, ma poco importa. La squadra è quasi tutta nuova. Sono rimasti solo 3 o 4 elementi della scorsa stagione che metteranno un po’ di esperienza, come il capitano Intili e il portiere Filippi. Il resto invece è prevalentemente di giovani, in buona parte di Spotorno. Io da Quiliano ho portato una decina di giocatori: tanti classe 2004 o 2005 e poi un ’93 di esperienza. L’idea è stata dunque quella di adottare una linea verde.
La scelta di puntare sui giovani è per andare in continuità con il tuo passato nel settore giovanile?
Direi di sì. Io ho lavorato molto nel settore giovanile, ho fatto la juniores e poi la squadra B del Quiliano&Valleggia la scorsa stagione. Sono abituato a lavorare con i giovani, quindi è stata una scelta condivisa.
Sul campionato. Che ambizioni ha la Spotornese?
Intanto dobbiamo ancora conoscere il girone, se sarà quello di Imperia o quello di Savona. In ogni caso, è vero che siamo una retrocessa ma bisogna anche dire che è una squadra completamente nuova. Penso però di non essere presuntuoso se dico che vogliamo arrivare almeno ai playoff. L’idea è quella.
Dal punto di vista tattico hai già un impianto di partenza?
Sono abituato a lavorare con il 4-3-3 e con il 3-5-2, se vogliamo parlare di numeri. Ultimamente preferisco la difesa a 4. L’unica cosa da cui non prescindo è il centrocampo a tre, quindi sono sicuro che non giocheremo mai con il 4-4-2. Penso che il centrocampo con soli due centrali sia troppo debole per fare filtro. Sulla scelta definitiva vedrò in base alle caratteristiche dei giocatori, ma voglio provare almeno due sistemi per alternare anche in base all’andamento delle partite.
Hai parlato di una squadra giovane, c’è qualcuno in particolare che secondo te potrà fare bene anche in futuro?
Non mi piace fare nomi, sarebbe un torto verso altri. Alcuni di quelli che ho trovato a Spotorno hanno avuto un passato in categorie importanti e anche parte dei ragazzi che ho allenato io hanno delle presenze in Promozione, nell’anno in cui siamo retrocessi. Ci sono diversi elementi da monitorare perché sicuramente possono ambire a categorie superiori rispetto alla Seconda Categoria.
Parliamo di te. Dopo Quiliano hai scelto la Spotornese. Ti stai proiettando sempre di più nel calcio dei grandi o non escludi in futuro in ritorno nel settore giovanile?
Sono ormai una quindicina d’anni che alleno. Il settore giovanile mi piace, sono partito dai Piccoli Amici. Il calcio a 11 però è quello in cui mi trovo meglio, e anche se ho 52 anni e non sono vecchissimo, ho fatto un certo percorso che mi ha portato fino a qui. Magari non disdegnerei la chiamata di qualche Juniores, ma in questo periodo voglio concentrarmi sulle prime squadre.