Spotornese, Cosentino commenta la retrocessione: “Rammarico enorme, ritorno non giocato alla morte come lo Sciarbo&Cogo”

  • Postato il 18 maggio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico maggio 2025

Quiliano. La Spotornese non riesce nell’impresa e retrocede in Seconda Categoria. Una serata dolorosa per i biancazzurri che, trovandosi in vantaggio al primo quarto d’ora di gara, non riescono poi a resistere venendo rimontati 3-1 dallo Sciarbo&Cogo.

“In 20 minuti la partita si era messa anche abbastanza bene col gol su rigore. Poi un calo difficile da spiegare sinceramente, perché abbiamo preso due gol sciocchi, due gol che non bisogna prendere – commenta un rammaricato Andrea Cosentino -. Abbiamo avuto ancora la possibilità di rientrare in partita con un rigore di Metalla, ma poi l’errore sul rigore e il terzo gol subito dopo, per un altro nostro errore, ci ha tagliato sicuramente le gambe. C’è tanto rammarico perché era alla nostra portata, alla luce anche della partita d’andata dove sicuramente meritavamo qualcosina in più. Però purtroppo questo è il bello e il brutto del calcio e stasera, per noi, è solo brutto”.

Per il direttore sportivo biancazzurro, dopo il passato da giocatore nel club, è un momento triste: “Il rammarico è sicuramente enorme perché questa società meritava sicuramente la permanenza in categoria. È chiaro che quando retrocedi non funzionano tante cose: sono tutti responsabili, i giocatori sicuramente un pochino di più ma per il semplice fatto che vanno in campo. Però poi, ovviamente, le responsabilità sono condivise anche con la società e i due mister. Abbiamo buttato via tanti punti per strada. Anche nell’ultimo forcing finale, ne abbiamo fatti nove con le tre vittorie di fila, però nelle precedenti partite abbiamo buttato via qualche punticino. Però quando arrivi a queste partite qua tutto quello che non ha funzionato, o ha funzionato meno prima, i punti persi non contano più. È una finale, devi giocare alla morte. Noi purtroppo questa partita non l’abbiamo giocata così e lo Sciarbo&Cogo ha ampiamente meritato la salvezza“.

Sulla programmazione futura incombe il problema dell’assenza di un campo fisso: “Le squadre come la Spotornese, senza campo, pagano un dazio enorme. Perché non puoi neanche riuscire, come dici te, a programmare in un certo modo, perché tu hai questa incombenza del campo alternativo, che comporta costi, spostamenti, poca organizzazione. Non è facile, non avendo una struttura, spostare sempre il materiale e tutto il resto. Quindi sicuramente il focus della Spotornese deve essere ritornare nel proprio campo, poi da domani la società programmerà nel modo migliore per provare a risalire subito“.

Autore
Il Vostro Giornale

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