Spostamento a monte delle stazioni, il Comitato Territoriale: “Un affare per chi?”
- Postato il 28 agosto 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albenga. “Paesi senza stazioni o stazioni senza paese?” È questo è il dilemma sollevato dal “Comitato Territoriale”, che punta il dito contro il progetto di spostamento a monte delle fermate ferroviarie.
“Come già accaduto a ponente, dopo lo spostamento nel nulla delle stazioni, i valori immobiliari sono precipitati, – hanno fatto sapere dal Comitato. – A incidere non è stata solo la crisi economica, ma anche la scarsa fruibilità della ferrovia. Nel periodo tra il 2014 e il 2021, il prezzo medio degli immobili ha subito un calo drastico in diverse località: del 23,6% di San Lorenzo al Mare, del 25,2% di Cervo fino ad arrivare fino al 28,7% di San Bartolomeo al Mare”.
Di fronte a questi dati, il Comitato si interroga sul futuro di altri comuni rivieraschi: “Di converso, cosa succederà nei comuni rivieraschi come Loano, Laigueglia, Ceriale e Borgio che perderanno definitivamente la propria stazione? La risposta, purtroppo, è facile, anzi già scritta”.
“La carenza cronica di parcheggi, di collegamenti viari e un’autostrada da incubo, hanno contribuito alla scelta del treno come valido mezzo di trasporto”. Le ferrovie organizzano treni speciali, non solo in occasione di eventi, ma è una prassi nel periodo vacanziero, con collegamenti particolarmente frequenti e notevolmente economici”.
“Il numero dei passeggeri, che usufruiscono del treno, è aumentato in quasi tutta la Liguria, ad eccezione dell’imperiese dove Diano Marina, fanalino di coda, vede una perdita di passeggeri vicina al 50%, non è un caso. Molti dicono che siamo una voce fuori dal coro, noi riteniamo che dati alla mano, perseverare con questo progetto vecchio e inadeguato sia diabolico”.