Sporting Lisbona campione: i contorni di un bis storico e la firma (a suon di gol) di Viktor Gyokeres

  • Postato il 18 maggio 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Lo Sporting Lisbona non vinceva per due volte di fila il campionato portoghese dal 1954 e questo dato inquadra bene i connotati dell’impresa compiuta dalla squadra in cui spiccò il volo Cristiano Ronaldo. Ma ci sono altri elementi sui quali riflettere: è il terzo titolo in cinque anni ed è arrivato dopo una stagione particolare, iniziata con Ruben Amorim al comando delle operazioni e dopo le prime dodici gare, con altrettanti successi, interrotta all’improvviso dalla fuga del tecnico in quel di Manchester United. Era novembre. Lo Sporting stava sorprendendo l’Europa con il rendimento in Champions League. Il club di Lisbona decise allora di affidarsi al tecnico della squadra riserve, Joao Pereira, ma dopo una serie di risultati negativi e appena 45 giorni di lavoro – dall’11 novembre al 25 dicembre -, il “subentrante” fu rimosso dall’incarico e i Leoni si ritrovarono con il terzo “domatore” della stagione, Rui Borges, “strappato” al Vitòria Guimaraes con il pagamento di una commissione di 4,1 milioni di euro.

Il 17 maggio 2025, perché poi la storia sa essere beffarda, lo Sporting ha conquistato il 21esimo titolo portoghese superando 2-0 lo stesso Vitòria. Nella festa organizzata nel cuore di Lisbona, nella enorme Praça Marques do Pombal, il capitano Morten Hjulmand, ex centrocampista del Lecce, ha urlato al microfono: “Una squadra che vince il campionato con tre allenatori? Solo noi! Io ho venticinque anni ed era da settantuno che lo Sporting non conquistava il titolo per due stagioni di fila!”. È uno Sporting molto nordico, quello che sta dominando il calcio lusitano, dall’alto di un copione scritto da Ruben Amorim e che è nettamente il più spettacolare e redditizio del contesto portoghese. I gol del centravanti Viktor Gyokeres, sbarcato a Lisbona nell’estate 2023, 96 in 101 gare con la maglia dei Leoni e 68 in 66 match di campionato, sono la chiave vincente, ma non solo.

Sicuramente Gyokeres è l’uomo in vista e la partita giocata contro il Vitòria, con il timbro personale sul 2-0 dopo uno slalom che ha mandato al manicomio la difesa avversaria, potrebbe essere l’ultima con i biancoverdi: da tempo si parla di un trasferimento al Manchester United, per ricongiungersi con Amorim. Gyokeres, anche per questioni di eleganza – sarebbe stato sconveniente parlare del futuro nel bel mezzo della festa – ha però rimandato la questione: “Vedremo, per ora resto qui. Nel calcio non si può mai sapere”, le parole del bomber svedese, con la fidanzata al fianco, l’attrice portoghese Ines Aguiar.

Gyokeres, origini ungheresi attraverso i nonni paterni, figlio di un ex calciatore professionista e di una ex giocatrice di pallamano, nato a Stoccolma e percorso nelle giovanili del Brommapojkarna, non è riuscito a imporsi in club come Brighton, St.Pauli (Germania) e Swansea, ma è esploso nel Coventry. I suoi 41 gol in 110 gare sono stati notati dallo Sporting, che lo ha arruolato nell’estate 2023 e si trova ora questa miniera d’oro da sfruttare. Il trasferimento al Manchester United potrebbe fruttare una somma superiore ai settanta milioni di euro, ma a Lisbona confidano in un’asta per aumentare il prezzo del cartellino.

Gyokeres è un bomber vecchia maniera. Fisico possente, spalle larghe, ha il gol nel sangue. L’area è il suo regno, ma sa anche mettersi al servizio della squadra. Non ha tecnica sopraffina, ma non perdona. Narrano le statistiche che in 388 gare tra club, nazionale maggiore e rappresentative giovanili, ha firmato 202 reti, media 0,52 a partita. Con la Svezia, è a quota 15 in 26 presenze. La sua partenza indebolirà lo Sporting, ma in Portogallo sono abituati a gestire queste situazioni: è la nazione calcistica che vende di più e meglio nel contesto europeo. I portoghesi sono antichi mercanti e il “futebol” non fa eccezioni.

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Il Fatto Quotidiano

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