“Spione lo sapevamo già, ma tradire un amico è infamità”: cosa c’è dietro lo striscione minaccioso apparso a Roma contro Zalewski
- Postato il 29 ottobre 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Che fossi uno spione lo sapevamo già… Zalewski, tradire un amico si chiama infamità”. Duro attacco per Nicola Zalewski a Roma. L’esterno è oggi in forza all’Atalanta, ma fino a gennaio 2025 ha vestito la maglia della Roma. E a quanto pare non si è lasciato benissimo con la tifoseria organizzata giallorossa. Perché nonostante lo striscione non sia firmato, non è da escludere che sia stato fatto da ultras della Roma. Nella prima parte viene definito “spione”, mentre nella seconda “traditore”, con l’aggravante di aver tradito un amico.
I due aggettivi con cui è stato etichettato Zalewski riguardano eventi differenti. La seconda parte non è legata al calcio, ma al gossip. E più precisamente alla relazione tra il calciatore ed Emily Pallini, nota e seguita influencer e tiktoker. Fin qui nulla di strano, se non fosse che Pallini è stata a lungo fidanzata con il rapper e produttore musicale Ludwig, tifosissimo della Roma ma soprattutto migliore amico di Zalewski, almeno fino a qualche mese fa. Adesso i due non si seguono più sui social e la loro amicizia pare giunta al termine a causa del “tradimento” – così come scritto sullo striscione – di Zalewski nei confronti dell’amico producer.
In precedenza l’attuale esterno dell’Atalanta era fidanzato con Nicol Luzardi, ballerina anche lei molto seguita sui social, ma soprattutto ex di un altro calciatore – Luca Pellegrini della Lazio, ma cresciuto nella Roma – che si era trasferita a Milano insieme a Zalewski quando, a gennaio 2025, aveva firmato con l’Inter. La seconda parte invece pare maggiormente riconducibile al calcio. Probabile che il termine “spione” faccia riferimento alle accuse dei tifosi della Roma di qualche mese fa, quando il polacco fu ritenuto responsabile di aver fatto trapelare informazioni su moduli, undici titolare e discussioni nello spogliatoio, poi finite alla stampa.
In quella circostanza Zalewski si difese tramite un avvocato, che all’Ansa aveva dichiarato: “Con riferimento alle voci circolate, secondo le quali Nicola Zalewski avrebbe diffuso a presunti organi di stampa e/o giornalisti notizie ed informazioni riguardanti la formazione e più in generale lo spogliatoio, affermo con assoluta fermezza ed indignazione la sua più totale estraneità a tali fatti. Comunico altresì – prosegue l’agente – che Nicola ha già conferito a noi legali l’incarico di agire senza indugio nei confronti di tutti coloro che si sono resi responsabili della diffusione di tali notizie false e gravemente lesive della sua immagine umana e professionale”.
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