Spionaggio tra Roma e Milano, Del Vecchio sentito dai pm della Capitale in doppia veste: persona offesa e indagata per reato connesso
- Postato il 12 marzo 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
- 4 Visualizzazioni

Leonardo Maria Del Vecchio ieri è stato sentito dai pm della Procura di Roma nell’ambito di una doppia inchiesta che riguarda la rete di spioni tra la Capitale e Milano. L’erede del patron di Luxottica è stato, infatti, ascoltato sotto una doppia veste: da un lato come persona offesa e dall’altro come indagato di reato connesso. L’interrogatorio di ieri arriva dopo quello del presidente di Luxottica Francesco Milleri, sentito sempre a Roma come persona informata sui fatti.
Ma andiamo con ordine. Per quel che risulta al Fatto l’audizione, concordata tra le parti, ha riguardato da un lato lo spionaggio ai danni di Del Vecchio da parte della squadra Fiore, un presunto servizio segreto parallelo che avrebbe avuto una sua sede in piazza Bologna a Roma. Del Vecchio jr è stato interrogato però anche come persona indagata di reato connesso. E questo perché lo stesso risulta iscritto per accesso abusivo nel fascicolo milanese sulla società Equalize di via Pattari. In mano i pm romani hanno due fascicoli con date differenti. Uno più vecchio che riguarda la squadra Fiore e un altro del 2024 che riguarda l’hacker Samuele Calamucci, indagato a Milano e accusato degli stessi reati anche a Roma. Nel medesimo fascicolo era iscritto l’ex poliziotto Carmine Gallo, la cui posizione sarà archiviata visto il suo decesso del 9 marzo.
Ora, però il dato interessante per comprendere gli intrecci tra i vari spioni di questa doppia storia riguarda Leonardo Maria Del Vecchio come persona offesa, visto che la parte milanese in cui risulta indagato si concentra sul suo mandato all’ex Ros Vincenzo De Marzio di spiare le chat di una sua ex fidanzata, spionaggio che non risulta avvenuto del tutto. Sul fronte romano la veste di parte offesa gli deriva dall’essere stato spiato dalla squadra Fiore. Un dato che si ricava dai verbali di Samuele Calamucci fatti prima davanti ai pm di Milano e poi a quelli di Roma.
In quei documenti al momento secretati Sam Calamucci illustra in modo chiaro la struttura stessa della squadra Fiore per come appreso dallo stesso De Marzio e da un altro soggetto descritto come legato ai Servizi segreti. Dopodiché spiega come abbia appreso dello spionaggio a carico di Del Vecchio jr. A rivelarglielo quel soggetto legato ai servizi, il quale in via Pattari lo avverte: attenzione su Del Vecchio stiamo indagando anche noi. E cioé la Squadra Fiore. L’obiettivo, per come risulta dagli atti, era quello di creare all’erede di Luxottica un danno reputazionale. Per questo motivo in più occasioni gli spioni di via Pattari, che invece secondo il pm lavorano per Del Vecchio, proveranno senza riuscirci a comprare dalla squadra Fiore i documenti compromettenti.
L'articolo Spionaggio tra Roma e Milano, Del Vecchio sentito dai pm della Capitale in doppia veste: persona offesa e indagata per reato connesso proviene da Il Fatto Quotidiano.