“Spinto dall’ossessione nella ricerca di una perfezione impossibile”: il messaggio di Vagnozzi per Sinner

  • Postato il 21 novembre 2025
  • Tennis
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Il miglior epilogo di una stagione incredibile“. A distanza di quasi una settimana dal trionfo alle Atp Finals, anche Simone Vagnozzi – coach di Jannik Sinner – ha voluto tracciare un bilancio della stagione appena terminata. Da sempre accanto a Sinner, Vagnozzi ha descritto il 2025 come “un’annata piena di successi, ma anche complicata, con momenti difficili, dove la differenza la fanno quei piccoli dettagli a volte impercettibili”.

Un team compatto, coeso, in cui ognuno fin qui ha svolto al meglio il proprio ruolo. Elementi che hanno permesso a Jannik Sinner di trovare il giusto equilibrio e una serenità mentale che gli consentono di rendere al meglio con continuità. “La verità è che questo team nei momenti più difficili si compatta ancora di più. Ognuno prova a mettere una parte di sé per uscirne ancora più forti, spinto da quell’ossessione nella ricerca di una perfezione IMPOSSIBILE. Bravo Jannik, che è il primo a non volersi mai accontentare, ma a volersi migliorare. Grande atleta e grande uomo. Grazie Jannik e grazie a tutto il team”, ha concluso Vagnozzi.

Una ricerca della perfezione, una cura maniacale del lavoro e una mentalità – quella di Sinner e del team – che permette all’italiano di rimanere sempre al top della condizione fisica e mentale. Mentalità percepibile già dalle parole di Vagnozzi dopo la vittoria alle Atp Finals di qualche giorno fa: “Penso che ci sia ancora qualcosa su cui lavorare anche dopo questa vittoria: la partita ha mostrato aspetti che possiamo cercare di migliorare. Sicuramente dopo lo US Open abbiamo visto alcuni problemi, soprattutto sul servizio. Abbiamo cambiato il movimento. Abbiamo cambiato il ritmo. Ha servito molto bene da Shanghai fino a qui. Oggi nel secondo set ha avuto qualche difficoltà”.

Unione – quella del team di Jannik Sinner – percepibile ormai anche dall’esterno. Vagnozzi e Cahill sono ormai quasi imprescindibili per il campione altoatesino, come ha ammesso più volte. A completare il trio c’è anche Umberto Ferrara, preparatore atletico che Sinner aveva licenziato dopo il caso Clostebol (era tra i responsabili), ma che ha richiamato in estate, dopo la separazione da Marco Panichi, preparatore atletico, e Ulises Badio, fisioterapista.

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Il Fatto Quotidiano

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