Spese per la difesa, la mozione Pd: “No al target del 5%, fare come la Spagna”. M5s: “Scongiurare ogni ipotesi di aumento”
- Postato il 10 settembre 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Sostenere, nelle sedi opportune, la posizione di non adesione all’obiettivo del 5% del Pil destinato alla spesa militare in ambito Nato” e “intraprendere un percorso analogo a quello della Spagna, promuovendo un dialogo all’interno dell’Alleanza che valorizzi il principio della condivisione equilibrata degli oneri“. Lo chiede il gruppo del Pd alla Camera nella sua mozione sull’aumento delle spese per la difesa, in discussione mercoledì a Montecitorio insieme ad altri tre testi sullo stesso argomento (presentati rispettivamente da M5s, Verdi-Sinistra e Azione). I dem citano il caso del Paese iberico, il cui premier Pedro Sánchez ha rifiutato di impegnarsi a raggiungere il target, sfidando il governo a lavorare per una “radicale revisione del piano di riarmo” proposto dalla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, “al fine di assicurare investimenti comuni effettivi non a detrimento delle priorità sociali di sviluppo e coesione, e di condizionare tutte le spese e gli strumenti europei alla pianificazione, lo sviluppo, l’acquisizione e la gestione di capacità comuni per realizzare un’unione della difesa“. L’Italia, si legge nel documento, dev’essere “protagonista nella costruzione di una vera difesa comune europea e non di un riarmo degli eserciti nazionali privo di coordinamento”.
L’assemblea dei deputati Pd ha deciso invece di astenersi sulla mozione del Movimento 5 stelle, che impegna l’esecutivo “a scongiurare qualsiasi ipotesi di aumento della spesa in difesa e sicurezza in riferimento al raggiungimento dei nuovi target Nato” e “a manifestare, in tutte le sedi istituzionali, nazionali, europee ed internazionali, la ferma contrarietà del governo italiano al piano di riarmo europeo”. Gli eletti dem si asterranno anche sul documento presentato da Alleanza Verdi e Sinistra, mentre sarà contrario il voto su quello di Azione. I partiti di maggioranza hanno scelto di non presentare mozioni per non evidenziare la spaccatura tra la Lega, critica nei confronti del riarmo, e il resto della coalizione. A differenza di quanto era stato ventilato, comunque, il Carroccio non voterà nessuna delle mozioni di opposizione. “È gravissimo che la maggioranza non abbia presentato una sua mozione: non hanno presentato nulla perché non possono difendere né rivendicare, per palesi divisioni interne. Da parte di forze di governo è inaccettabile e senza precedenti”, denuncia la capogruppo dem Chiara Braga.
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