Spento nella notte l’incendio a Quarto, indagini della polizia scientifica

  • Postato il 16 ottobre 2025
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  • Di Genova24
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incendio quarto

Genova. E’ stato spento dai vigili del fuoco solo intorno alle due di questa mattina l’incendio divampato nel pomeriggio di mercoledì 15 ottobre a Quarto, nel levante di Genova.

Distrutta completamente la sede dell’associazione dilettantistica di pesca sportiva Cala dei Montani, un’area che comprendeva un locale e un rimessaggio di barche sulla spiaggia sotto l’Antica osteria del Bai, a ridosso della strada Aurelia.

I pompieri hanno dovuto operare con diverse squadre da terra e da mare per avere ragione delle fiamme che, secondo alcuni testimoni, sarebbero scaturite da una singola imbarcazione, un natante di 4 metri.

Sulle cause del rogo, però, sono state aperte indagini. Sul posto anche la polizia scientifica: non si esclude alcuna pista, compresa quella del dolo.

Oltre ai soccorsi e alla protezione civile, a Quarto – dove per ore la strada è rimasta chiusa al traffico – anche Arpal, incaricata dalla protezione civile del Comune di Genova di verificare la qualità dell’aria visto il possibile rischio da dispersione di amianto: nella struttura è stata evidenziata la presenza di materiali a base Eternit.

Come noto, l’amianto in edifici e strutture è da tempo fuori legge ma tra le possibilità date dalla normativa, oltre allo smaltimento, c’è quella di una messa in sicurezza temporanea o definitiva con speciali coperture e vernici certificate. Il problema si pone, però, nel momento in cui i pannelli vengono distrutti, ad esempio a causa di un incendio o di un crollo.

La corrente del vento e l’intervento dei pompieri, ad ogni modo, dovrebbero avere evitato rischi. Tanto che da parte della protezione civile, ieri sera, non ci sono state interdizioni all’area o altre indicazioni specifiche ai residenti della zona.

Nell’incendio non ci sono stati feriti o intossicati. Grande dispiacere da parte dei soci di Cala dei Montani. “L’incendio è partito da una barca in vetroresina, poi il fuoco ha attaccato il capannone, ha fatto presto perché era tutto in legno – conferma Andrea Rattazzi, storico socio della Cala dei Montani, associazione dilettantistica che occupava quella porzione di spiaggia da 61 anni – c’erano due persone all’interno ma sono dovute scappare subito, se ne sono accorti quando ha preso fuoco il legno.

Il rimessaggio all’aperto ospitava una ventina di barche, ma da quanto risulta l’incendio non avrebbe danneggiato altri natanti. Devastata invece la sede dell’associazione e tutto quello che c’era all’interno: “Avevamo cabine, attrezzature da pesca, il bagno, la cucina: è andato tutto in fumo“, riprende Rattazzi che non nasconde la tristezza: “C’erano tanti ricordi, quadri, oggetti, le coppe che avevamo vinto in questi anni. Io ci sono praticamente cresciuto dentro”.

E sulle ipotesi dell’incendio: “È difficile che una barca così prenda fuoco da sola se non si provoca l’incendio con qualcosa – riflette lo storico socio della Cala dei Montani -. Forse a qualcuno dava fastidio che abbiamo un pezzo di spiaggia e che ce la siamo mantenuta in tutti questi anni“.

Autore
Genova24

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