“Spariti come fantasmi e senza saldare il conto. Sembrava una famiglia come tante e serena”: la denuncia social di una ristoratrice truffata

  • Postato il 23 luglio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Sono spariti come fantasmi, senza saldare il conto”, è questa la denuncia che la ristoratrice Monica Bucolo ha affidato ai social, oltre che alla polizia locale. Una famiglia, composta da padre, madre e un figlioletto di tre anni, ha mangiato e consumato aperitivi per quasi ottanta euro e poi si è allontanata facendo perdere le proprie tracce. “Non avevo mai visto questi signori. Mi avevano fatto una bella impressione, visto che avevano prenotato in anticipo, segnalando la presenza del loro bambino. Erano entrambi ben vestiti”, ha aggiunto la proprietaria.

Tutto risale a sabato 19 luglio. Come raccontato dalla ristoratrice Monica Bucolo, la famiglia aveva prenotato il tavolo con largo anticipo. I due genitori si erano presentati ben vestiti, facendo anche una bella impressione alla ristoratrice. Poi hanno ordinato aperitivi e piatti per un conto che sarebbe stato di un’ottantina di euro. Invece, i tre sono spariti prima di pagare. “Sembrava una famigliola da quadretto idilliaco. Pensavamo che la mamma fosse uscita solo per fare sgranchire le gambe al figlio. Invece non è più tornata – ha scritto su Facebook la proprietaria de “La Cantina del Convento” di Chieri – Anche il papà, che aveva appena chiesto del bagno, si è allontanato di nascosto. La famiglia Houdini si è volatilizzata. Hanno messo in scena la più antica e irritante delle magie della ristorazione: alzarsi e sparire senza pagare il conto”.

La ristoratrice e titolare ha provato di tutto, ma ogni tentativo è stato vano: “Sono uscita a cercarli, ho provato a telefonare al numero che avevo lasciato, ho scritto un messaggio ma niente. Spariti nel nulla come fantasmi che si dissolvono all’alba”. La donna si augura che la coppia possa ripensarci e fare un passo indietro. “In passato, mi era già successo qualcosa di simile con dei gruppi di ragazzi, soprattutto all’orario dell’aperitivo. Questa volta, mi sono sentita vittima di un raggiro. Ho segnalato tutto alla polizia locale. Spero che ci ripensino e tornino a pagare: sanno dove trovarmi”, ha concluso.

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Il Fatto Quotidiano

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