Sparatoria di Castiglione, lunedì l’interrogatorio in carcere. Al setaccio le immagini delle telecamere
- Postato il 2 marzo 2025
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- Di Genova24
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Genova. Si svolgerà domani alle 10 presso il carcere di Marassi l’interrogatorio di garanzia a Giuseppe Vadalà 53 anni, l’uomo che lo scorso giovedì, al termine di una lite, ha sparato al vicino di casa con una pistola, colpendolo tre volte. A interrogarlo il pubblico ministero Daniela Pischetola. L’accusa è quella di tentato omicidio e porto abusivo di arma: la pistola era autorizzata ma non poteva essere portata fuori casa. Vadalà sarà assistito dall’avvocato Angelo Paone del Foro di Genova. Ma non solo: durante le perquisizioni, gli inquirenti avrebbero trovato un’altra pistola, non dichiarata, per cui per l’uomo potrebbe scattare anche l’accusa di detenzione illegale di armi da fuoco.
Nel frattempo continua la lenta e delicata battaglia per la vita della vittima dell’aggressione, Matteo Bo, 52 anni, che nei giorni scorsi ha superato una difficile operazione durata oltre 5 ore al San Martino di Genova. Oggi le sue condizioni sono in miglioramento: raggiunto da tre colpi di pistola a spalla, ventre e un ginocchio; dopo cinque ore di operazione e l’estrazione dei tre proiettili, è stato estubato, verrà operato per la ricostruzione del ginocchio.
Proseguono inoltre le indagini: gli inquirenti stanno cercando l’arma, ancora non ritrovata, della quale il Vadalà si è disfatto gettandola dal finestrino dell’auto. Sono in corso le ricerche coadiuvate anche dai tecnici comunali che stanno ripulendo ampi tratti dei versanti attraversati dall’aggressore.
Nelle ore scorse, inoltre, sono acquisite le immagini di alcune telecamere di sicurezza trovate nei pressi dell’area dove si è consumata la lite: gli inquirenti stanno passando al setaccio il materiale per trovare e capire elementi utili a definire la dinamica di quanto successo.
Anni fa Bo, piccolo impresario edile, aveva venduto a Vadalà, parrucchiere con attività a Sestri Levante, il podere attiguo alla sua casa. I rapporti tra i due si erano col tempo guastati. Bo aveva denunciato all’Asl-4 il rivale per un allevamento di bovini allestito nel podere; Vadalà si era rivolto ai carabinieri forestali denunciando il taglio di alberi da parte dell’ex amico. Un rapporto degenerato fino all’epilogo dell’altra mattina.