Spalletti torna in Norvegia: la disfatta con l'Italia costata i Mondiali e i mille dubbi prima di Bodo-Juve
- Postato il 25 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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Luciano Spalletti torna in Norvegia, dove gli è sfuggita di mano la Nazionale lo scorso giugno. Ci ritorna con una Juventus obbligata a dare risposte concrete contro il Bodo Glimt, dopo i due pareggi di fila in campionato. Quanti dubbi per il tecnico bianconero, a partire dal modulo e nella scelta degli interpreti.
- Spalletti, la Norvegia e una storia da cambiare
- Difesa e interpreti, quanti dubbi per Spalletti
- Le "3 K" in difesa e Conceiçao titolare
Spalletti, la Norvegia e una storia da cambiare
Il suo arrivo nella Torino bianconera avrebbe dovuto fare la differenza per una squadra, la Juventus, che sembra non avere ancora capito cosa vuole fare da grande. La vittoria a Cremona, all’esordio, è stata seguita da tre pareggi consecutivi tra Champions League e campionato: nessuna come la Juventus, nell’ultimo anno, ha pareggiato così tanto, con 28 segni “X” collezionati tra la scorsa stagione e quella in corso.
Luciano Spalletti è chiamato già al primo banco di prova della sua breve esperienza in bianconero, stasera contro il Bodo Glimt. Il destino l’ha riportato in Norvegia, dove a giugno, da commissario tecnico della Nazionale, steccò la gara inaugurale delle qualificazioni ai prossimi campionati Mondiali, uscendo con le ossa rotte dalla sfida contro Haaland e compagni e con un esonero ufficializzato poco prima della sfida interna contro la Moldova.
Difesa e interpreti, quanti dubbi per Spalletti
Con una sola vittoria in quattro incontri alla guida della Juventus, Spalletti è obbligato a far cambiare passo alla sua squadra. Proverà a cambiare qualcosa, questo è sicuro, sul piano tattico. Le idee non mancano: difesa a tre o a quattro, la posizione di Yildiz più o meno avanzata, l’utilizzo di Conceiçao, in panchina contro la Fiorentina, ma brillante nei pochi minuti disputati. E poi ancora: David, Openda, Zhegrova, tutte frecce a disposizione del suo arco.
Le incognite sono tante: il freddo polare (si gioca alle 21, una follia), il campo in sintetico e un avversario che, contro le italiane (vedi la Roma, ma anche la Lazio) sembra esaltarsi. La classifica di Champions League non ammette passi falsi o frenate: 3 punti in 4 giornate, manca ancora una vittoria, che sarebbe fondamentale almeno per la rincorsa ai playoff, che valgono la bellezza di 30 milioni di euro.
Le “3 K” in difesa e Conceiçao titolare
Sul fronte infermeria preoccupano le defezioni in difesa. Mancheranno Bremer e Rugani, mentre Gatti è in dubbio. Ma più che sugli uomini e sui moduli, Spalletti sta spingendo sulla concentrazione e sullo spirito di rivalsa dei suoi giocatori. D’altronde la proprietà bianconera, al momento dell’esonero di Igor Tudor, ha fortemente puntato su un allenatore navigato, vincente, su un motivatore, capace di tirare fuori il meglio dai suoi “soldati”. Una scelta che non ha ancora dato i frutti sperati.
Per quanto riguarda la formazione di partenza, dovesse la Juventus partire con la difesa a tre – molto probabile – spazio alle “3 K” Kalulu, Kelly e Koopmeiners davanti a Di Gregorio. Sulle corsie esterne conferme per Cambiaso e Kostic, a segno contro la Fiorentina, con McKennie arretrato sulla linea mediana in compagnia di Locatelli, per dare spazio a Conceiçao e, forse, a Yildiz (occhio a Openda), con Vlahovic favorito su David come vertice d’attacco.