Spalletti, i tre talenti della sua Italia: "Calafiori, Cambiaso e Barella". Le sentenze su Chiesa, Kean e Bove
- Postato il 25 febbraio 2025
- Di Virgilio.it
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A tutto Spalletti. Il ct dell’Italia ha aperto le porte della sua tenuta di Montaione alla stampa, facendo il punto in vista della doppia sfida di Nations League con la Germania. E non si è certo sottratto alle domande, l’ex allenatore del Napoli scudettato, che ha parlato proprio di tutti: da Calafiori a Kean, fino a Chiesa e Bove.
- Verso Italia-Germania, Spalletti e le possibili novità
- Calafiori, Cambiaso e Barella: i talenti della sua Italia
- La sentenza su Chiesa, il ko di Kean e il caso Bove
Verso Italia-Germania, Spalletti e le possibili novità
Si riparte ovviamente dal 3-5-1-1 che ha permesso all’Italia di giocare un’ottima Nations League dopo il flop a Euro2024. Ma con delle possibili novità tattiche per i quarti con la Germania. Già, Spalletti è alla ricerca che di un esterno in grado di saltare l’uomo sulle fasce, “come Spinazzola a Euro 2021”.
E le opzioni non mancano. “Zaccagni sta disputando un gran campionato, così come Politano” spiega il ct. Che esalta pure “Raspadori, perfetto nel 3-5-2″, e Maldini. Tra i giovani sono monitorati con attenzione Koleosho e Baldanzi, poi c’è Cambiaso che “dribbla e taglia”. Un pizzico di estro, dunque. Cui va abbinato anche fisico. Spalletti cita Billing del Napoli e ricorda che in Italia “abbiamo un calciatore con queste caratteristiche: Casadei. Ok i Messi e i Neymar, ma contro i giganti della Germania servono anche elementi con dieci centimetri in più come Casadei”.
Calafiori, Cambiaso e Barella: i talenti della sua Italia
Il tecnico di Certaldo coccola i talenti della sua Nazionale. Nessun dubbio su Calafiori: “può diventare un grande”. Poi ricorda come Cambiaso piaccia alle big d’Europa League, mentre a “Barella non riesci a fargli un recinto per le sue scorribande”.
Quindi Tonali, nei cui occhi si legge “la gioia per essere tornato a giocare”. Ma Spalletti confessa di avere un debole per Frattesi, “un ragazzo dolcissimo che con me fa sempre bene”. Il ct non chiude la porte al ritorno in azzurro di Locatelli. Pur sottolineando che “Ricci e Rovella sono bravissimi”, riconosce che il centrocampista della Juventus “comincia a verticalizzare e fa passaggi meno scontati”.
La sentenza su Chiesa, il ko di Kean e il caso Bove
Difficile, invece, rivedere Chiesa indossare di nuovo la maglia dell’Italia. Il motivo è semplice: lo scarso minutaggio che gli riserva il Liverpool. “Mi piacerebbe vederlo giocare di più” confessa Spalletti, che poi si sofferma sull’infortunio di Kean, vittima di un trauma cranico nel corso dell’ultima sfida col Verona.
“Non l’ho sentito, ma ho parlato col medico della Federazione, che a sua volta si è sentito con il medico della Fiorentina: aspettiamo che possa ricominciare ad allenarsi”. Infine, un passaggio anche sul possibile ritorno in campo di Bove, di cui si sta interessando il ministro per lo Sport Abodi. Il regolamento italiano vieta ai calciatori dotati di defibrillatore sottocutaneo di riprendere l’attività agonista, ma “a me piacerebbe che la normativa somigliasse alla sua volontà così da dargli la possibilità di fargli fare quello che a lui dà più piacere” chiosa il ct.