Sono serviti 40 anni, ma ora la strada Gallico-Gambarie è realtà
- Postato il 11 novembre 2024
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- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
Sono serviti 40 anni, ma ora la strada Gallico-Gambarie è realtà
La strada Gallico-Gambarie finalmente accorcerà le distanze tra la costa tirrenica e l’Aspromonte, taglio del nastro per l’1 dicembre
REGGIO CALABRIA – Sembrava l’ennesima incompiuta; ma, alla fine, dopo quarant’anni e tanti sforzi congiunti, è diventata realtà. La strada a scorrimento veloce “Gallico-Gambarie”, è pronta. Il primo dicembre, alle 10.30, si inaugurerà il terzo lotto di questo lembo di strada che tenderà ad accorciare le distanze tra il mare e la montagna, rendendo ancor più facile raggiungere i paesi a ridosso della Vallata del Gallico e del Parco Nazionale dell’Aspromonte, che hanno da sempre patito questa distanza, materiale e morale, dal centro cittadino. Uno sviluppo complessivo di 5,920 km, di cui 2,306 (circa il 40% dell’opera) realizzato su viadotto.
STRADA GALLICO-GAMBARIE, I POST DI CANNIZZARO (FI) E FALCOMATÀ (PD)
«Siamo oggi qui, a smentire con i fatti quell’atteggiamento che ha portato a una politica antisviluppista, contagiando generazioni e popolazioni al negativo» afferma il parlamentare di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook. Il deputato reggino, originario proprio di Santo Stefano in Aspromonte, aggiunge: «Il primo dicembre sarà una festa istituzionale, tra i soggetti che hanno compartecipato e alle popolazioni che hanno atteso quest’opera».
Soddisfazione anche da parte del sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, che sui suoi social ha detto la sua, con un tono dolce e amaro: «La buona notizia – si legge – è che finalmente potremo percorrere il tratto mare – montagna in appena una manciata di minuti, su un tracciato comodo, ampio e sicuro. E questo vale per i turisti, che possono godere di un paesaggio spettacolare ed unico al mondo, ma vale anche per gli studenti, per chi si sposta per motivi di lavoro o di salute, per chi vive in montagna o in collina, o per chi deciderà di vivervi, e avrà l’opportunità di viaggiare finalmente in sicurezza.
RISCHIAVA DI ESSERE L’ENNESIMA INCOMPIUTA
La cattiva notizia è che per arrivare a questo risultato sono dovuti passare più di 40 anni. Questa strada ha infatti più o meno la mia età, anzi qualche anno in più. Di questo dobbiamo esserne consapevoli, senza trionfalismi, senza proclami, senza polemiche, ma con la ferma volontà di continuare un percorso al quale in tanti hanno contribuito nel tempo». Nonostante questo cauto ottimismo bipartisan, resta comunque il cantiere della più grande opera pubblica in fase di costruzione nell’Italia meridionale, se consideriamo che, per definire conclusa al 100% l’opera, si dovrà coprire il tratto aggiuntivo fino al borgo medievale di Podargoni, che – se raggiunto da quest’arteria – potrà esprimere appieno il suo potenziale turistico, paesaggistico e fare sfoggio del suo bagaglio storico e culturale.
Cosa ci aspetteremo, dal compimento di quest’opera? Sicuramente, sviluppo economico, turistico, fluidità di collegamenti e il superamento di numerosi divari, che tuttora sussistono tra il centro cittadino e le località pedemontane, collegate fra loro da percorsi tortuosi, stretti e talvolta interessati da incendi, frane e smottamenti, che rappresentano un ostacolo per la viabilità e la sicurezza stradale. Il terzo lotto è realizzato con fondi europei Fesr-Fse 2014/2020 da Regione Calabria e Città Metropolitana. Un’opera strategica di circa 75 milioni di euro complessivi, che rivoluzionerà completamente il concetto di mobilità sul versante tirrenico, nell’area dello Stretto e nell’intero comprensorio metropolitano.
Il Quotidiano del Sud.
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