“Sono rimasta paralizzata a letto per mesi a causa di farmaci sbagliati. Sono andata alla Caritas a mangiare”: Gerardina Trovato a Verissimo

  • Postato il 22 settembre 2024
  • Televisione
  • Di Il Fatto Quotidiano
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La lotta contro la malattia, i problemi economici, l’aiuto della Caritas. Il tempo, che sana le ferite. Poco tempo fa, la gioia di cantare di nuovo davanti a un pubblico e quell’appello ai fan sui social, vero e sofferto: “Non mi abbandonate, siete la mia forza”. Dopo anni di assenza, adesso, Gerardina Trovato è tornata anche in tv. E ospite nel salotto di Verissimo da Silvia Toffanin, si è raccontata in una lunga intervista.

“Sto bene. Sono molto felice di aver trovato il coraggio di risalire su un palco, tanta era la voglia. Ciò che è successo non era mai accaduto così. Tutti questi milioni di ragazzi su Tik Tok, una roba indescrivibile”, ha esordito commossa, facendo riferimento all’ondata di affetto ricevuta sul web. Ora è serena e ha ritrovato la voglia di abbracciare la vita. Per raggiungere un buon equilibrio con se stessa e con il mondo, però, ha dovuto affrontare un lungo calvario. Ha cominciato a star male pochi anni dopo aver fatto successo. Negli anni ’90, infatti, due partecipazioni consecutive al Festival di Sanremo le avevano regalato grande notorietà: “Non ho iniziato a soffrire d’ansia. Gli artisti veri nascono ipersensibili e iper-vulnerabili. A volte può succedere qualcosa che per molti è una stupidaggine e invece un artista ci resta male”, ha spiegato.

PARALIZZATA PER OTTO MESI” – La cantautrice ha dovuto fare i conti con una nevrosi ossessiva-depressiva, ma il medico a cui si è rivolta le ha prescritto i farmaci sbagliati. “La maggior parte dei dottori pensano che gli artisti facciano uso di sostanze stupefacenti. Io avevo già pubblicato il mio secondo album e gli dissi che avrebbe fatto successo nel mondo. Ha cominciato a dirmi che avevo deliri di onnipotenza, mi ha dato delle medicine per i disturbi bipolari, che non ho mai avuto. Ho iniziato comunque a prenderli – ha raccontato Trovato –. Una mattina ho cercato di scendere dal letto e non ce la facevo, sono scivolata a terra e lì sono rimasta con le gambe dritte. Mi si stava spezzando la spina dorsale. La mia domestica mi ha preso e mi ha rimesso sul letto. Sono stata paralizzata per otto mesi: muovevo solo il collo e non riuscivo a fare nulla”.

L’ACIDOSI AL FEGATO – Un periodo e una situazione molto complicati, di cui però Trovato non ha parlato ai genitori: “Avevo la mia domestica e la mia migliore amica che mi stavano vicino. A mia madre e mio padre non ho detto niente”, ha confessato. Nel frattempo, tutte le sere si nutriva con una sola tazza di latte. “Mi è venuta un’acidosi fulminante al fegato e mi hanno subito portato in ospedale. Mi hanno fatto un bibitone di flebo e poi è arrivato uno psichiatra intelligente che mi ha guardato e mi ha chiesto ‘Cosa sta prendendo?’. Aveva capito che non avevo niente. Così, ha telefonato al mio medico, che ha ammesso di aver sbagliato”. Nessuna denuncia però: “Ho sempre avuto paura e sono stata sempre lontana da diffide e cose di questo genere”.

IL RAPPORTO CON LA MADRE E LA CARITAS – Durante l’intervista, la cantante di Non è un film e Ma non ho più la mia città ha parlato anche del rapporto con la madre: “L’ho sempre spronata ad avere la sua identità. Non hai vissuto davvero, è stata prima la moglie del dottore Trovato e poi la mamma di Gerardina. Nella vecchiaia ha avuto due tumori bruttissimi e se n’è andata infelice, non tenendo la mia mano”. Dopo il decesso della mamma, Gerardina Trovato ha ereditato il suo patrimonio. “Prima, mi sono dovuta rivolgere tre anni alla Caritas per mangiare. Oggi, per fortuna, ho un mio appartamento”, ha dichiarato. E ancora, un’altra rivelazione: “Nel 2008 ho avuto una ricaduta perché è accaduta una cos che mi ha terrorizzato molto. Poi, il problema si è risolto”.

IL SOSTEGNO DEI COLLEGHI – Gli ultimi giri di orologio, la cantautrice li ha dedicati ai colleghi che la stanno aiutando e incoraggiando: “Voglio ringraziare Nek, che mi sta sostenendo in una maniera allucinante e nemmeno ci conoscevamo. Saluto Renato Zero e non vedo l’ora di essere mano nella mano con lui e cantare la nostra canzone ‘E già’”, ha affermato. Infine, un desiderio: “Quando ho avuto la ricaduta nel 2008 uscì una canzone di Eros (Ramazzotti, ndr), ‘Il cammino’. Mi aggrappai a questo brano e mi sparì tutto. Sogno di poterlo cantare insieme a lui”.

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Il Fatto Quotidiano

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