Solo 4 prima alle medie Don Gallo di Savona, il PD: “Ennesimo esempio dei tagli alla scuola operati dal Governo”

  • Postato il 13 agosto 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Savona. “La decisione di istituire quattro anziché cinque classi prime, come richiesto dalla Dirigente Scolastica, alle scuole medie “Don Gallo” (Villapiana e Lavagnola), in un contesto di fascia “A” di complessità con un numero rilevante di alunni con problematiche linguistiche o necessità di sostegno, è l’ennesimo esempio sul nostro territorio di come i tagli alla scuola pubblica operati dal Governo si concretizzino in riduzione reale dei servizi forniti ai cittadini, come è già accaduto in vari altri casi fra tagli di classi e accorpamenti sul territorio della nostra provincia”. Questa è la posizione del Partito Democratico di Savona e provinciale.

“Ha fatto dunque più che bene la vicesindaca Elisa Di Padova – proseguono -, che come delegata all’istruzione e insieme al resto dell’Amministrazione si sta impegnando molto sui temi della qualità dell’istruzione, dell’inclusione e del contrasto alla povertà educativa, a chiedere un incontro urgente alla dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Ma soprattutto occorre che il grido di dolore della scuola a cui si continuano a sottrarre risorse arrivi al livello del governo centrale, quello che poi ha il potere reale di decidere”.

“Crediamo che il futuro di un Paese dipenda dalla qualità della sua scuola pubblica, il più potente strumento al tempo stesso di emancipazione e di creazione di competenze e valore aggiunto per un Paese. E invece gli uffici scolastici provinciali, ogni anno, si trovano costretti dai livelli nazionali a ridurre i servizi, con una coperta sempre più corta e con i territori, i dirigenti, le famiglie che rischiano di dividersi su chi ‘ha più diritto’, mentre il diritto ai servizi essenziali dovrebbe essere universale. Troppe volte, quando a livello nazionale c’è stato bisogno di fare dei tagli, a farne le spese è stata la scuola: è ora di dire basta“, concludono.

Interviene sul tema anche Rifondazione Comunista Savona: “La scuola voluta dal Governo di Giorgia Meloni e dal Ministro Valditara prende forma anche nella nostra provincia. Gli imponenti tagli al personale — quest’anno 5.660 docenti in meno, mentre il prossimo anno toccherà anche al personale non docente —, l’accorpamento degli istituti (lo scorso anno, in modo del tutto illogico, Quiliano con Spotorno) e la riduzione delle classi fanno parte di un unico disegno di smantellamento della scuola pubblica“.

“Una decisione ingiustificabile – evidenziano – persino alla luce del calo demografico, che penalizza una scuola articolata su più plessi — da Villapiana a Lavagnola —, con una significativa presenza di studenti di origine migrante (dato che dovrebbe far riflettere i razzisti nostrani) e una collaborazione attiva con il doposcuola popolare, antifascista e antirazzista. Per una realtà con queste caratteristiche, servirebbero più classi con pochi studenti, non ‘classi pollaio’ e tagli all’organico. Saremo al fianco dei docenti che hanno denunciato il taglio e delle famiglie, per difendere il diritto all’istruzione e una scuola davvero pubblica, inclusiva e di qualità”.

Autore
Il Vostro Giornale

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