'Sollievo' bipartisan per l'accordo su Gaza. Meloni: "L'Italia pronta a dare il suo contributo"

  • Postato il 9 ottobre 2025
  • Politica
  • Di Agi.it
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'Sollievo' bipartisan per l'accordo su Gaza. Meloni: "L'Italia pronta a dare il suo contributo"

AGI - Nella nottata, la prima fase di un accordo per una tregua a Gaza. Dopo qualche ora, il 'sollievo' bipartisan della politica. Per Giorgia Meloni l'intesa tra Israele e Hamas è "una straordinaria notizia". "L'Italia è pronta a contribuire alla stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo di Gaza", rimarca la premier, ringraziando per il lavoro svolto il Presidente Usa, Donald Trump, e i mediatori. Meloni rivendica che "siamo orgogliosi del contributo costante e silenzioso dell'Italia". Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani parla di "svolta storica", mentre l'altro vicepremier, il leader della Lega Matteo Salvini, rilancia: "Trump merita il Nobel per la pace". Anche le opposizioni, con la segretaria del Pd Elly Schlein, accolgono "con sollievo l'accordo sulla tregua". Ma la leader dem incalza: "Ora il riconoscimento dello Stato di Palestina". Giuseppe Conte, leader M5s, non allenta la pressione su un "governo ridicolo a intestarsi il processo di pace".

La svolta sul patto per il rilascio degli ostaggi israeliani e il graduale ritiro di Tel Aviv dalla Striscia arrivano quando in Italia è da poco passata l'una di notte e scandisce la giornata politica a partire dalle prime ore della mattinata. "L'accordo per l'applicazione della prima fase del Piano di pace del Presidente Trump è una straordinaria notizia che apre la strada al cessate il fuoco a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi e al ritiro delle forze israeliane su linee concordate", commenta Meloni. Che poi mette l'accento su quale potrebbe essere il ruolo del nostro Paese nella costruzione del futuro di Gaza: "L'Italia continuerà a sostenere gli sforzi dei mediatori ed è pronta a contribuire alla stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo di Gaza". Concetto, questo, ribadito nel corso dello speciale del Tg1: "Siamo pronti a stare in prima linea. C'è il tema della ricostruzione per la quale siamo pronti, con i nostri partner, a dare un contributo". Meloni, pur accogliendo con ottimismo le notizie giunte da Sharm El Sheikh, non si sbilancia e considera la conclusione di questa prima fase di colloqui come "un buon inizio". Quindi apre a un ruolo dei "paesi arabi" per la transizione del potere nell'enclave palestinese. Un protagonismo, quello degli attori moderati della Regione, che per Meloni è necessario "per garantire un governo e ci sarà bisogno dei monitoraggi della comunità internazionale per garantire che tutto funzioni".

Tajani e il ruolo italiano in Medio Oriente

"La pace è vicina", è il primo commento del titolare della Farnesina Tajani. Anche lui punta il focus su una futura centralità italiana per garantire gli equilibri in Palestina: "L'Italia è pronta a fare tutto ciò che serve per una soluzione in Medio Oriente. L'Italia può anche dare militari per una forza internazionale che possa unificare Gaza e Cisgiordania. Siamo anche in prima linea per gli aiuti". Tajani, che vola a Parigi per una riunione ministeriale con i colleghi E4 (Italia, Francia, Germania e Regno Unito), del Quintetto Arabo (Egitto, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Qatar) e altri partner internazionali, precisa: "La pace si costruisce ogni giorno, non basta la firma di un accordo", pur osservando che "il cambiamento è radicale".

Salvini e il Nobel per Trump

Festeggia Salvini: "È una giornata bellissima, confesso che quando mi sono alzato questa mattina ero felice, ero felice perché dopo tante chiacchiere, dopo tante promesse, dopo troppi morti si vede la luce in fondo al tunnel". Il vicepremier leghista poi ribadisce: "Trump merita il Premio Nobel per la Pace".

Le opposizioni e lo Stato di Palestina

Speranza per un cessate il fuoco condivisa dalle opposizioni, che però continuano a incalzare sul riconoscimento dello Stato di Palestina. "Accogliamo con sollievo l'accordo sulla tregua. Il cammino della pace sarà ancora lungo, ma oggi è un passo decisivo, con il cessate il fuoco permanente, il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e il ritiro dell'esercito israeliano", rileva Schlein, che torna sulla necessità di riconoscere lo Stato palestinese e apre a un ruolo dell'Ue per il futuro della Striscia: "Ora l'Europa deve recuperare il suo ruolo nella ricostruzione necessaria di Gaza".

Conte critica il governo

Conte, che si dice "emozionato" per l'accordo, parla di "una notizia che questa terra martoriata attendeva con ansia". L'auspicio del leader M5s è che "davvero questo primo passaggio segni una svolta definitiva e possa garantire un processo di pacificazione che metta al centro l'effettiva autodeterminazione del popolo palestinese". Poi attacca: "Sto vedendo che in queste ore il governo sprizza a reti unificate gioia e addirittura si sta intestando questo processo di pace. Penso che sia un'operazione ridicola".

Renzi, Calenda e Bonelli

"L'accordo è una pietra miliare nella politica estera ed è una grande vittoria di Trump, che apre una stagione di speranza per i bambini di Gaza e di Tel Aviv", è il commento del leader di Italia Viva Matteo Renzi. Che apre: "Votiamo sì a presenza militare italiana per garantire sicurezza a Gaza". Carlo Calenda smorza: "Più tregua che pace ma è la cosa più importante". Poi, in Aula al Senato, si rivolge così al M5s: "Agli amici del Movimento 5 Stelle dico che siete stati scavalcati da Hamas". Cauto Angelo Bonelli, da Avs: "Non è ancora pace ma è una tregua che apre a una soluzione politica".

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Agi.it

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