Smart Paper, dall’incontro a Roma ancora nessuna soluzione

  • Postato il 18 settembre 2025
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  • Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
Smart Paper, dall’incontro a Roma ancora nessuna soluzione

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L’incontro a Roma nella sede di Unindustria tra sindacati ed aziende si riaggiorna: nessuna soluzione per Smart Paper. Non trattata la questione delle sedi operative, si va verso il cambio di contratto


Nessuna fumata bianca sul tema delle sedi Smart Paper. Non ha avuto soluzione nell’incontro di ieri a Roma il tema caldo per gli ex lavoratori dell’azienda che si occupa di servizi di digitalizzazione di documenti per Enel e altre grandi imprese: dal confronto, che si è tenuto nella sede di Unindustria tra sindacati e rappresentanti di Enel, Smart Paper e dell’ Ati Accenture-Datacontact che rileverà la commessa, l’unica novità cristallizzata per i lavoratori è il passaggio di contratto dalla dimensione dei metalmeccanici a quello delle telecomunicazioni. Una indicazione peraltro già emersa tra le righe della comunicazione sul cambio d’appalto che l’Ati ha inviato il 12 settembre ai sindacati, lo stesso documento dal quale è emerso il nodo delle sedi operative lucane “sparite” che ha preso in contropiede la Regione.

Sulla delicata partita delle sedi, aziende e sindacati torneranno ad aggiornarsi in un nuovo incontro la cui data non è tuttavia ancora fissata ed al quale parteciperanno anche le sigle dei metalmeccanici, inizialmente non convocate nell’incontro di ieri con le segreterie nazionale e territoriali delle comunicazioni. Su questa questione l’indicazione prevalente dei sindacati ed anche della Regione è che restino le sedi lucane, anche se non necessariamente le stesse dove la commessa è stata gestita negli ultimi anni. Altro tema di cui si è discusso nell’incontro romano è quello della salvaguardia di tutte le risorse che sono nel perimetro del cambio d’appalto e garantite dalla clausola sociale.

SMART PAPER: DURANTE L’INCONTRO A ROMA NON TRATTATA LA QUESTIONE DELLE SEDI OPERATIVE, SI VA VERSO IL CAMBIO DI CONTRATTO

«Avviata formalmente questa procedura di cambio appalto: in questa fase – ha spiegato Giovanni Letterelli di Uilcom – saremo al tavolo congiuntamente ai metalmeccanici, per evitare che possano esserci delle inesattezze visto che il contratto metalmeccanico a questi lavoratori è applicato da venti anni. Per quel che ci riguarda, come Uilcom e Uilm, crediamo nella confederalità e quindi, essendo entrambe categorie Uil ci batteremo finché sarà necessario per portare a casa il massimo del risultato per questi 383 lavoratori».

Nella comunicazione che la Rsu ha inviato ai lavoratori si ribadisce, a consuntivo dell’incontro -oltre al sottolineare «con forza» pregiudiziali come la territorialità della commessa, la garanzia dei livelli occupazionali, la gestione dell’Rti – anche il fatto che «come metalmeccanici difenderemo il nostro contratto e l’applicazione del Contratto nazionale metalmeccanico, ma a prescindere dovrà essere garantita la tutela economica dei lavoratori. L’incontro è stato ancora interlocutorio, ma sicuramente utile: abbiamo chiarito le nostre posizioni e ottenuto la conferma che nella prossima settimana arriveranno le prime risposte concrete».

CUPPARO INTERVIENE DOPO LE CRITICHE PIOVUTE SULLA REGIONE

L’assessore Cupparo, ieri impegnato in Regione con la vertenza Favorit (e che comunque non avrebbe potuto partecipare al confronto tecnico su SmartPaper), si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa per le critiche piovute sulla Regione un po’ da tutte le parti per la gestione dell’incontro del 10 settembre con le subentranti. Dando comunicazione dell’incontro romano e riferito di averne avuto riferendo di averne avuto notizia «da Accenture», ha infatti detto che «è la riprova dell’impegno costante che dura da settimane, perché c’è chi lavora per trovare le soluzioni alle problematiche del cambio di appalto e chi, invece, fa chiacchiere e polemiche».

«Siamo certi che i sindacati troveranno conferme sui risultati dell’incontro del 10 ultimo in Regione, secondo la strategia condivisa con noi, basata prioritariamente su tutela degli attuali livelli occupazionali e mantenimento dello stesso salario. Entrambe le condizioni hanno trovato accoglimento da Accenture e comunque spetta al sindacato e non alla politica entrare nel merito della contrattazione e delle relazioni industriali. Dalle conclusioni del Tavolo nazionale valuteremo e concorderemo le eventuali azioni da intraprendere». Resta comunque da chiarire la situazione dei 383 lavoratori lucani (a cui si aggiungono anche quelli della sede di Castelfranco Veneto) che sono coinvolti nel cambio di commessa. Anche Cupparo, negli scorsi giorni, ha detto che le sedi «dovranno restare comunque in Basilicata».

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