Slalom femminile Courchevel, comanda Ljutic con Holdener vicina. Shiffrin adagio, è quinta: Colturi in affanno
- Postato il 30 gennaio 2025
- Di Virgilio.it
- 2 Visualizzazioni
Tutti gli occhi erano puntati sulla regina delle nevi: due mesi esatti dopo l’infortunio subito a Killington, Mikaela Shiffrin è tornata in gara a Courchevel, nell’ultimo slalom speciale prima della pausa prevista per i mondiali di Saalbach. E ha fatto capire che qualcosa da limare a livello di condizione ancora c’è in vista dell’appuntamento iridato: nella prima manche ha strappato un quinto posto parziale, distanziata 87 centesimi dalla leader di giornata, la croata Zrinka Ljutic.
- Ljutic da impazzire, ma Mikaela è più che mai viva...
- Rast e Colturi in affanno. Quattro italiane nella seconda
Ljutic da impazzire, ma Mikaela è più che mai viva…
Qualcuno magari si sarebbe aspettato un rientro un po’ più “fragoroso” da parte della fuoriclasse di Vail, ma in fondo pensare di vedere Shiffrin al quinto posto non è poi cosa da poco. Perché la prima manche è stata letteralmente dominata dalla Ljutic, che ha scavato distacchi pesanti tra se e le rivali: tolta la rediviva Wendy Holdener, che pare essere salita di condizione proprio a ridosso dell’appuntamento mondiale (in Svizzera non sembra la sola ad aver fatto simili progressi: citofonare casa Gut-Behrami per avere conferma…) e che ha pagato meno di due decimi, tutte le altre hanno visto aumentare sensibilmente il ritardo dalla croata.
L’austriaca Katharina Liensberger è terza ma a 68 centesimi, la svedese Anna Swenn Larsson è quarta, ma sopra gli 8 decimi di ritardo. E allora la prova della Shiffrin acquista tutta un’altra luce, pensando a quanto fatto da molte sue colleghe che certo non hanno passato 6 settimane lontano dalle piste negli ultimi due mesi. L’americana ha fatto un po’ fatica nella prima parte, poi però s’è scatenata nella seconda e ha ridotto sensibilmente il ritardo. Un podio è assolutamente alla porta, pensando che dista appena un paio di decimi. E lei la pressione sa come gestirla, anche se chiaramente l’attesa stavolta era un po’ più “pesante” rispetto ad altre gare.
Rast e Colturi in affanno. Quattro italiane nella seconda
La grande delusa di giornata, sin qui, è certamente Camille Rast: l’elvetica, ultima atleta ad aver occupato la prima posizione in Coppa del Mondo prima della scalata di Federica Brignone, ha commesso due errori gravi nel secondo e nel quarto settore, finendo a un secondo e mezzo di ritardo dalla Ljutic e scivolando appena dentro la top 10. Non una prova incoraggiante per la Rast, che adesso dovrà cercare di inventarsi qualcosa per non peggiorare il quinto posto di Levi, peggior risultato stagionale ottenuto tra i pali stretti.
Prima manche negativa anche per Lara Colturi, chiamata a una rimonta importante nella seconda, pensando ai quasi 2 secondi di ritardo dalla Ljutic (14esima posizione). L’Italia ha piazzato tre atlete tra le prime 30: la migliore è Martina Peterlini, 17esima assoluta con 2”09 di ritardo dalla vetta. Sorprendente la qualificazione di Vera Tchurstchenthaler, scesa con il pettorale numero 44 e appaiata a Marta Rossetti al 20esimo posto (ritardo di 2”31). Lara Della Mea ha evitato il taglio issandosi al 27esimo posto a 2”51” dalla testa.