Skymetro, il comitato dopo il via libera da Roma: “Nulla da commentare, dov’è il testo del parere?”
- Postato il 21 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Senza il testo del parere noi non abbiamo nulla da commentare, essendo che noi basiamo le nostre affermazioni sullo studio delle carte. Sarà reso pubblico prima delle elezioni il parere?“. È la reazione del comitato Opposizione Skymetro-Valbisagno Sostenibile alla notizia del via libera del Consiglio superiore dei lavori pubblici al progetto della metropolitana sopraelevata Brignole-Molassana, atto che spiana la strada alla conclusione dell’iter autorizzativo.
In effetti, a due giorni dall’annuncio tramite una nota stampa del ministero dei Trasporti, non c’è traccia del documento che dovrebbe recare non solo il parere positivo (peraltro non vincolante) allo Skymetro, ma anche una serie di prescrizioni per la sua realizzazione, come ha confermato il viceministro Edoardo Rixi nelle scorse ore a Genova, senza però fornire dettagli. Il responso dei tecnici del Consiglio superiore dei lavori pubblici dovrebbe essere pubblicato nell’apposita sezione del sito dedicato alla valutazione d’impatto ambientale regionale, ma al momento in cui scriviamo risulta solo una cartella vuota “osservazioni e contributi” datata 13 maggio. E sul sito dell’ente ministeriale la ricerca non restituisce alcun esito.
Il via libera da Roma, secondo il fronte del no, è una non notizia: “Era largamente atteso in quanto ci sono dei tempi tecnici per la risposta che scadevano proprio in questa fase. Anche rispetto al contenuto era già tutto atteso: è infatti di febbraio l’annuncio da parte del facente funzioni sindaco del via libera del Consiglio superiore dei lavori pubblici”. Restano aperte tuttavia diverse domande: “Dov’è il parere? Cosa contiene? Ci sono prescrizioni da rispettare? In che termini? Avranno un impatto sui tempi dei lavori? Sui costi? Sul territorio? Sulla vita delle persone?”.
“Approfittiamo comunque per ringraziare tutto il Consiglio superiore dei lavori pubblici per l’egregio lavoro fatto: è grazie al Consiglio che abbiamo rallentato lo scempio in Valbisagno ed evitato di toccare il Bisagno. È questa la burocrazia che ci piace: al servizio dei cittadini e non prona al volere del politico di turno”, commenta ancora il comitato in un post.
Nel mirino poi diverse affermazioni di Rixi, tra cui l’impossibilità di destinare i fondi a un’opera alternativa per la Valbisagno – come propongono il comitato e la candidata sindaca Silvia Salis – perché ci sarebbero altri progetti esclusi che attendono finanziamenti: “Il finanziamento dello Skymetro non deriva da un bando, non esiste una graduatoria e non esistono altre città che potrebbero ricevere questo finanziamento se si decidesse di fare altro. La norma che autorizza di spendere questi soldi a Genova non prevede solo questa tipologia di soluzione (prolungamento della metropolitana) ma prevede genericamente di promuovere la sostenibilità della mobilità urbana proseguendo con anche mediante l’estensione della rete metropolitana e del trasporto rapido di massa. Quindi non solo metropolitana ma anche tram”.
La questione, insomma, potrebbe tradursi in un’ulteriore battaglia legale dopo quella che il comitato Opposizione Skymetro-Valbisagno sostenibile ha già intrapreso un anno fa presentando un ricorso al Tar con l’appoggio di Legambiente. “Siamo sempre in attesa che ci sia qualche atto formale da impugnare – spiega Vincenzo Cenzuales dell’associazione MobìGe -. Per adesso solo parole e la procedura di Via si conclude dopo le elezioni, come anche la conferenza dei servizi, i due provvedimenti che saranno da impugnare nel caso che vinca Piciocchi per continuare a rallentare l’iter. Saranno atti aggiuntivi allo stesso ricorso”. Se invece a Tursi andrà il centrosinistra, è prevedibile un braccio di ferro col ministero che, almeno nelle dichiarazioni del genovese Rixi, ha già fatto capire di non essere incline alla trattativa.