Sito delle Entrate rallentato causa picco di accessi per verificare la precompilata. Commercialisti: “Rinviare scadenze”
- Postato il 16 maggio 2025
- Economia
- Di Il Fatto Quotidiano
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Rallentamenti e difficoltà nell’inviare le deleghe di pagamento a causa del forte accesso di contribuenti per la verifica, la modifica e l’invio della dichiarazione dei redditi precompilata. I commercialisti hanno segnalato in mattinata un malfunzionamento del sito dell’Agenzia delle Entrate e ora chiedono una proroga dei termini in scadenza oggi. Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti Elbano de Nuccio ha scritto al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone lamentando che “dalle 10:30 circa di questa mattina gli intermediari telematici non riescono ad accedere alle funzionalità del sito”. Dopo l’intervento di Sogei il portale risulta funzionante.
Da ieri la precompilata 2025 può essere inviata, con o senza modifiche. I contribuenti possono accedere all’applicativo, fare eventuali integrazioni o modifiche o accettare il modello senza variazioni e procedere al clic finale. Da quest’anno le persone fisiche non titolari di partita Iva possono utilizzare la dichiarazione semplificata anche per i redditi soggetti a tassazione separata, a imposta sostitutiva o derivati da plusvalenze di natura finanziaria, che prima dovevano necessariamente transitare per il modello redditi. Chi non ha dimestichezza con l’applicativo può delegare un familiare o una persona di fiducia.
La scadenza per l’invio sulla piattaforma, gestita dal partner tecnologico Sogei, è fissata al 30 settembre per il modello 730 e al 31 ottobre 2025 per Redditi Persone fisiche. Dallo scorso 30 aprile, quando i modelli sono stati resi disponibili in consultazione, al 14 maggio, sono 4.220.223 gli accessi registrati all’applicativo della precompilata 2025, circa il 25% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (3.377.768). Moltissimi cittadini, dunque, hanno approfittato del primo periodo per consultare i dati e verificare se completi e corretti. Nel 2024, grazie anche alla nuova modalità di compilazione semplificata, i 730 inviati in autonomia sono stati 5 milioni.
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