Sistema Sorrento, l’ira della commissaria prefettizia per la proroga alla coop delle tangenti. E il dirigente revoca l’appalto

  • Postato il 2 settembre 2025
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Non sono ammesse proroghe, (anche tecniche), degli affidamenti di lavori, servizi e forniture agli operatori economici, se non in casi eccezionali e, comunque previo confronto e informazione alla scrivente”. L’ira del commissario prefettizio di Sorrento Rosalba Scialla è tutta in questo passaggio. Due righe con cui la dottoressa Scialla, in una nota, prendeva le distanze dalla proroga del servizio mensa per l’asilo nido Benzoni alla Prisma, la coop delle tangenti che hanno scoperchiato il ‘Sistema Sorrento’. Fino ad ottenerne la revoca a tempo di record.

In queste due righe la prefetta ha fatto sapere al mondo che la proroga dell’appalto alla ditta che pagò mazzette al sindaco Massimo Coppola per ottenerlo, lei l’aveva appresa soltanto dai giornali. E se non fosse chiaro, la dottoressa Scialla aveva aggiunto: “Si ribadisce, pertanto, che non sono consentite iniziative autonome, anche alla luce dei noti eventi giudiziari che hanno recentemente interessato questo Ente”. Fino alle mani avanti: “Si avverte, pertanto, che eventuali proroghe, anche tecniche, rese necessarie dal mancato invio o dal ritardo nella trasmissione della documentazione (…) ricadranno esclusivamente nella responsabilità del Dirigente del Dipartimento o del responsabile del procedimento, che le avrà disposte”.

Dopo questa comunicazione, e dopo una relazione della Rup che precisa che l’asilo non avrebbe riaperto prima del 15 settembre, il dirigente del VI dipartimento Vincenzo Limauro ha revocato la proroga dell’appalto. E’ la conclusione a sorpresa della vicenda rivelata ieri su ilfattoquotidiano.it: la determina 1287/25 del 29.8.25 con cui, preso atto che in questi mesi l’Ente non è riuscito a chiudere la gara per il prossimo triennio, era stata concessa una ‘proroga tecnica’ dell’appalto a Prisma fino a massimo il 31 ottobre.

Ieri si sono chiusi i termini per la presentazione delle offerte. Poi bisogna espletare le procedure di gara. Dalle nuove note pervenute dagli uffici, c’è ottimismo che si concluda entro il 15 settembre. Dunque, stop alla proroga di chi c’era prima, c’è tempo per aspettare chi verrà dopo.

L’atto del dottor Limauro, formalmente corretto, aveva scatenato un prevedibile putiferio. Non poteva passare inosservato un appalto di 66mila euro alla coop coinvolta in una delle più rumorose inchieste per corruzione dell’ultimo decennio in provincia di Napoli. La nota a firma Scialla, che lamenta anche ritardi nella trasmissione degli atti per l’indizione delle gare, rivela nuove tensioni nei rapporti tra la commissaria e la dirigenza comunale. Arriva tre settimane dopo la lettera con la quale la segretaria comunale Candida Morgera ha annunciato l’intenzione di andare a lavorare altrove, dopo aver contribuito in maniera importante all’inchiesta culminata nell’arresto del sindaco.

In quei giorni, in quelle ore di interregno tra l’arresto e le dimissioni di Coppola e l’arrivo della commissaria prefettizia, il coinvolgimento di diversi dirigenti comunali nelle indagini suggerì un rimescolamento delle competenze e degli incarichi apicali nell’Ente. Limauro, non indagato, che si occupava di servizi finanziari e del patrimonio, si è così ritrovato a capo di quasi tutto: lavori pubblici, personale, eventi, pubblica istruzione. E c’è chi fa notare che se ci sono stati ritardi nell’avvio delle procedure di gara per il nido, forse il motivo è anche questo.

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