“Sintonia tra l’assessore indagato e Sala per portare avanti le relazioni con gli immobiliaristi”: cosa scrivono i pm

  • Postato il 16 luglio 2025
  • Giustizia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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La messe di documenti acquisiti nelle diverse inchieste sulle operazioni edilizie a Milano indicano un “sistema urbanistico edilizio deviato di Milano” e riconducono “ancora una volta alle eversive degenerazioni in cui opera la Commissione per il paesaggio, nonché alla strumentalizzazione che ne fa la parte politica, principalmente l’assessore Tancredi, in sintonia con il sindaco Sala ed il direttore generale Christian Malangone (servendosi del faccendiere Marinoni), per portare avanti relazioni private con gruppi della finanza immobiliare attivi a Milano e la soddisfazione dei loro interessi”. A scriverlo è la Procura di Milano nella richiesta di arresto proprio nei confronti dell’assessore comunale alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi che dovrà essere valutata dal gip Mattia Fiorentini. Tutto questo avviene, aggiunge la Procura nell’atto inviato al giudice, “nella cornice di un’azione amministrativa viziata da una corruzione circolare, edulcorata all’esterno attraverso il ricorso a fantasiosi e raffinati metodi di maquillage giuridico“.

In una parte delle oltre 400 pagine della richiesta di custodia cautelare a carico di sei indagati (oltre a Tancredi tra gli altri anche il costruttore Manfredi Catella e il presidente della Commissione paesaggio fino allo scorso aprile, Giuseppe Marinoni) i pm Marina Petruzzella, Mauro Clerici e Paolo Filippini, coordinati dall’aggiunta Tiziana Siciliano, fanno riferimento ad una “informativa del 15 maggio” scorso della Guardia di Finanza sulle chat “estrapolate” dai “telefoni” di Marinoni “e dei suoi principali interlocutori”. Nei mesi scorsi, infatti, Marinoni fu indagato e perquisito col sequestro di telefoni e dispositivi.

Agli atti anche un’informativa del giugno scorso che riporta chat whatsapp tra Stefano Boeri, l’archistar indagato in questo nuovo filone, e il sindaco Sala. Un messaggio è datato 22 giugno 2023, il giorno prima di una seduta della Commissione paesaggio che doveva dare un parere sul progetto di riqualificazione-trasformazione del Pirellino (edificio tra via Melchiorre Gioia e la Biblioteca degli Alberi) in Torre Botanica. “I toni di Boeri nei confronti del sindaco – annotano i pubblici ministeri – erano molto risoluti e di comando“. I pm riassumono che Boeri, indagato, avrebbe ricordato a Sala che “del caso aveva già parlato a lungo con Tancredi” e anche con Malangone, il dg del Comune. E che in caso di parere negativo al progetto da parte della Commissione paesaggio ci sarebbe stata una “‘rottura’ e contenziosi da parte di Manfredi Catella”, l’immobiliarista. Il 22 giugno 2023 il progetto ottenne “per la prima volta” parere favorevole “condizionato”. Boeri il giorno prima di quella seduta avrebbe anche mandato, come si legge, un messaggio vocale a Catella nel quale parlava “di un incontro avvenuto in Comune con Tancredi e Malangone, aggiungendo – riassumono i pm – che occorreva far intervenire su Marinoni (presidente della Commissione paesaggio, ndr) il sindaco Giuseppe Sala, a cui lui aveva già mandato un messaggio”. Tancredi, per i pm, attraverso Marinoni, avrebbe fatto cambiare il “parere” sul progetto che prima la Commissione paesaggio aveva valutato come “negativo” per l’impatto “dei volumi” e altre “gravi incongruenze progettuali”. Dopo queste “ripetute pressioni” su Marinoni, il 5 ottobre 2023 la Commissione dava parere “favorevole”, indispensabile per “ottenere le autorizzazioni edilizie”.

Dall’altra parte Tancredi – sempre stando alla ricostruzione della Procura – si faceva forte “dell’appoggio del sindaco Sala” nelle sue manovre politico-amministrative. In un caso l’assessore comunale per il quale sono stati chiesti i domiciliari ha ricevuto – secondo l’inchiesta – “gli investitori nei suoi uffici, per partecipare insieme a Marinoni”, presidente della Commissione paesaggio, “alle loro trattative”. E in “tali contrattazioni su quantità di volumi e superfici, confidando nell’appoggio del sindaco Sala, per una rapida e concreta attuazione, suggeriva il ricorso ad accordi di Ppp”, ossia di partenariato pubblico-privato, che “fissassero quote di Ers“, edilizia residenziale sociale, “atte a ‘giustificare’ l”interesse pubblico‘ degli interventi” immobiliari e “a ‘smarcare i piani attuativi’, anche per gli edifici di elevata altezza“. Nelle carte si parla di uno “studio”, passato per l’approvazione di una delibera di Giunta del 12 gennaio 2023, proposta dallo stesso Tancredi, e conferito proprio allo “studio Marinoni” su “Nodi e Porte Metropolitane Milano 2050”. Uno “studio” finalizzato, secondo i pm, “a un’operazione di vasta speculazione edilizia gestita da Marinoni e Tancredi sui tavoli istituzionali”. Il tutto “attraverso una ‘strategia’ urbanistica di pianificazione di dettaglio di estesissime aree del territorio di Milano” e sugli “svincoli” tra la città e l’hinterland.

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Il Fatto Quotidiano

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