Sinner, Toni Nadal "rimprovera" Cahill e Vagnozzi ed esalta Alcaraz: "È superiore nei momenti chiave"

  • Postato il 21 giugno 2025
  • Di Virgilio.it
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Che sta succedendo a Jannik Sinner? Il rosso di San Candido aveva abituato benissimo i suoi fan: nelle ultime due stagioni, di fatto, era sempre arrivato almeno ai quarti di finale in tutti i tornei disputati. Dopo i ko di Roma e Parigi con Carlos Alcaraz, invece, il numero 1 della classifica ATP s’è arreso ad Aleksandr Bublik agli ottavi di finale del torneo di Halle, che l’anno prima aveva vinto relativamente in scioltezza. Colpa del contraccolpo psicologico del Roland Garros, come sostengono in molti, oppure di una condizione fisica non ancora brillante? Oppure ci sono altre ragioni che spiegano questi passaggi a vuoto?

Toni Nadal “contro” il box di Sinner: “Serviva calma”

La Gazzetta dello Sport lo ha chiesto a Toni Nadal, zio ed ex coach di Rafa. Uno di quelli che di grandi campioni se ne intende, insomma. E anche uno che sa come si allena, si guida, si gestisce un fenomeno con la racchetta. Per il tecnico spagnolo indubbiamente lo choc della finale persa a Parigi si fa ancora sentire. E qualche responabilità ce l’hanno pure i due coach del box, Darren Cahill e Simone Vagnozzi: “A Jannik è mancata un po’ di tranquillità nel momento più importante. Forse anche il suo box avrebbe dovuto dirgli: ‘Calma!’. C’era tensione, era a un passo dal vincere il quarto Slam eguagliando Carlos. E se hai tre match point sul 5-3 sulla terra e non riesci a chiudere, allora sì, può fare molto male“.

L’ex coach di Rafa e le ragioni degli ultimi ko di Jannik

Per Toni Nadal, in ogni caso, il ko di Halle non è figlio di quella sconfitta parigina. Nonostante abbia raggiunto subito due finali al rientro dopo lo stop forzato, Jannik – infatti – non può essere ancora al top dal punto di vista fisico: “Era una situazione differente, una superficie differente, un giocatore differente. Forse a Sinner manca ancora un po’ di continuità dopo lo stop, ma non dimentichiamoci che ha fatto due finali, un Masters 1000 e uno Slam da quando è tornato. Non penso che questa sconfitta sull’erba possa minare il suo percorso a Wimbledon o il resto della stagione. Sinner ripartirà da qui“.

Sinner-Alcaraz, il confronto di Toni Nadal: “Carlos superiore”

Infine il paragone con Alcaraz: “Credo chelo spagnolo mentalmente sia un po’ superiore nei momenti decisivi. L’italiano invece è migliore nell’imporre un ritmo altissimo senza sbagliare. Ma quando è il momento chiave, tra loro due, forse Carlos è un pelo superiore. Tutti possono fare meglio, anche Federer ha perfezionato il rovescio. Jannik continuerà ad aggiungere piccoli particolari, a evolvere”. E occhio al pronostico per Wimbledon: “Normalmente una finale Sinner-Alcaraz, ma parliamo di uno Slam particolare, c’è sempre qualche sorpresa. Se trovi uno Shelton o un altro grande battitore in giornata, possono cadere teste importanti. L’erba è una superficie insidiosa, dove la partita può sfuggire di mano velocemente”.

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