Sinner spesso a rete, Alcaraz discute con Ferrero, poi il selfie finale: le impressioni dell’allenamento sul campo delle Atp Finals
- Postato il 7 novembre 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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Un antipasto di lusso a Torino. Quando in campo ci sono contemporaneamente Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, il meglio che il tennis oggi possa offrire, è sempre uno spettacolo, seppur per un semplice allenamento. Insieme hanno voluto prendere le misure alla Inalpi Arena, dove da domenica si alzerà definitivamente il sipario sulle Atp Finals 2025. In palio c’è il titolo di maestro, ma anche la corona del numero 1 al mondo di fine stagione. Tantissima tensione, che Sinner e Alcaraz riescono a stemperare con un allenamento aperto al pubblico (con biglietto) che è anche una lezione di sport: come l’abbraccio finale, dopo 50 minuti a prendersi a pallate. E il selfie a bordocampo che sancisce la chiusura dell’allenamento.
Nel mezzo c’è stato un test significativo fino a un certo punto. Che però qualche indicazione la può aver lasciato. Al di là del punteggio finale, che dice 6-3 per Sinner. La prima impressione, vedendo il numero 1 e il numero 2 del mondo scambiare dal vivo, è che l’altoatesino sul campo dell’Inalpi Arena si trovi nel suo habitat tennistico naturale. Questo è lo stadio in cui ha battuto per la prima volta Novak Djokovic e dove un anno fa ha chiuso con un trionfo la prima stagione da numero 1 del tennis, demolendo ogni avversario. Il servizio funziona, la risposta pure, ma in generale impressiona la pulizia dei colpi, che arrivano dall’altra parte della rete con un ritmo sempre più asfissiante.
La vera sorpresa però Sinner la regala con le sue variazioni: diverse palle corte, con annesso scroscio di applausi quando vincenti. Tante discese a rete, solitamente inusuali per l’azzurro, soprattutto su una superficie così veloce. Evidente la volontà di Sinner e del suo team di testare in allenamento qualche novità per sorprendere gli avversari e accorciare gli scambi. Andando su un terreno che solitamente è molto più appannaggio di Alcaraz. Lo spagnolo invece è rimasto quasi sempre ancorato alla linea di fondo. Forse entrambi hanno voluto mettersi alla prova proprio su quelli che teoricamente sono i punti di forza dell’avversario.
Tornando alle impressioni, Sinner è parso al solito concentrato, ma sereno. Con coach Simone Vagnozzi a ronzargli intorno senza interferire più di tanto, se non ovviamente durante i cambi campo. Più frequenti invece le interazioni tra Alcaraz e il suo allenatore, Juan Carlos Ferrero, che è rimasto sempre fisso in fondo al campo a seguire tutti gli scambi dalle spalle del suo allievo. I due spagnoli ogni tanto si sono confrontati, hanno discusso probabilmente su alcuni soluzioni diverse da adottare per contrastare il ritmo del gioco di Sinner. Che già in allenamento è parso devastante. Anche se sono indicazioni da prendere con le pinze. Mentre è reale l’affetto del pubblico: solo qui a Torino – e magari agli Internazionali – Sinner trova un tifo così a suo favore anche quando gioca contro Alcaraz. Niente contro lo spagnolo, ci mancherebbe, applaudito e osannato dal pubblico. Ma ad ogni punto vinto da Sinner il volume dell’Inalpi Arena saliva chiaramente di livello. Anche questa può essere un’indicazione, in attesa che a Torino si alzi definitivamente il sipario sulle Atp Finals.
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