Sinner o Alcaraz? Swiatek non ha dubbi: “Vorrei essere come Carlos”. Poi la dolorosa rivelazione sul caso doping

  • Postato il 29 luglio 2025
  • Di Virgilio.it
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Iga Swiatek si racconta, la tennista polacca sempre molto timida e riservata è stata la protagonista dell’ultima puntata del podcast dell’ex campione statunitense Andy Roddick nel corso del quale è tornata a parlare del caso doping che l’ha vista protagonista. La vincitrice di Wimbledon, però, in un’alta intervista ha rivelato di essere una grande ammiratrice del modo in cui Alcaraz va in campo.

Sinner o Alcaraz? La scelta di Iga

Nel corso di un’intervista con TVA Sports, Swiatek ha espresso la sua ammirazione per Carlos Alcaraz, non solo dal punto di vista del gioco ma per il suo approccio allo sport: “Vorrei essere più come Carlos, devo ammettere che da questo punto di vista è stato una grande ispirazione peer me. Dice sempre che per lui la cosa più importante in campo è quella di divertirsi, ed è una cosa che a volte dimentico. Quando la pressione in campo e fuori comincia a diventare importante, devi ricordarti di quella ragazzina che ha cominciato a giocare a tennis, invece di pensare di vincere per qualcuno. Provo anche io a fare lo stesso, anche se la mia testa va più sull’aspetto lavoro”.

La rivelazione sul caso doping

A differenza della sua avversaria principale, Aryna Sabalenka, Iga Swiatek ha sempre mostrato una certa ritrosia per le telecamere e forse proprio per questo motivo ha destato sorpresa la sua scelta di partecipare al podcast di Andy Roddick. Una lunga conversazione con l’ex campione statunitense che ha avuto come argomento principale la vittoria a Wimbledon, ma che inevitabilmente è finita anche sul caso doping che ha riguardato la polacco all’inizio della stagione.

La polacca ha finito per scontare un mese di squalifica nonostante avesse provato che la positività che le era stata riscontrata era del tutto accidentale: “E’ stato un momento terribile. Stavo facendo un shoot fotografico a Varsavia, ho letto questo mail che mi è arrivata. All’inizio pensavo fosse una semplice cosa di routine poi quando ho capito di cosa si trattava sono scoppiata a piangere. I miei agenti che erano sul posto hanno pensato che fosse morto qualcuno. C’era grande confusione, non sapevamo cosa fare in una situazione del genere. Nonostante avessi la faccia rossa per il pianto, ho deciso di continuare comunque il servizio fotografico per non rivela la notizia”.

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Virgilio.it

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