Sinner, la verità di Naldi sul caso doping: il rapporto con Jannik, lo strano silenzio su Vagnozzi e l’incontro con Alcaraz

  • Postato il 25 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Giacomo Naldi non ci sta a fare la parte della vittima designata e del capro espiatorio. Il caso doping che ha riguardato Jannik Sinner ha finito per pesare molto sulle sue spalle e ora che è rientrato nel mondo del tennis nel team di Francesco Passaro, torna a parlare in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

La verità di Naldi

Naldi non torna sulla vicenda quanto sulle conseguenze di quello che è successo lo scorso anno. Si trincera dietro gli atti processuali (“Basta leggere le carte”) e rivela quanto il caso doping di Sinner abbia avuto un peso sulla sua vita e non solo dal punto di vista professionale.

Non ho mai voluto commentare quello che è successo col team Sinner e continuerò a non farlo. Ma è una vicenda che mi ha fatto male, umanamente e professionalmente. Io mi sono sempre comportato correttamente, non ho mai cercato visibilità. Queste sono le prime dichiarazioni ufficiali che faccio da quanto tutto è accaduto, a volte mi sono state messe in bocca delle parole prese in altri contesti che hanno scatenato l’odio dei social”.

Il rapporto con Sinner

Per mesi Giacomo Naldi è stato bersaglio dei tifosi di Sinner dopo essere stato considerato il colpevole di quanto successo nel caso clostebol. Il fisioterapista è stato allontanato dal team insieme a Ferrara (che poi ha fatto ritorno, ndr) ma sottolinea che dal punto di vista umano rimangono i rapporti personali con Jannik: “Con lui abbiamo parlato, è stato cordiale. Ci siamo raccontati cose private. Al di là di tutto, resta il rapporto umano dopo un caso che ci ha coinvolto ed è stato solo una sfortunata serie di coincidenze e ne siamo consapevole. Quello che è successo non si può cambiare ma bisogna voltare pagina”.

Lo strano silenzio su Vagnozzi

Nel corso della sua intervista con la Gazzetta dello Sport, Naldi sottolinea di avere ancora un ottimo rapporto personale con Sinner ma anche con parte del vecchio staff: “Ho visto Cahill che è sempre stato molto amabile e ho incrociato Ferrara”. E rivela anche un incontro con Alcaraz: “Mi è venuto incontro, è sempre stato gentilissimo, abbiamo fatto due chiacchiere ed è una cosa che mi ha fatto molto piacere”. Cita praticamente tutti Naldi, tranne Simone Vagnozzi. Magari è solo una dimenticanza o è un silenzio che nasconde un indizio.

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Virgilio.it

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