Sinner, la rivelazione di Roddick sulla finale al Roland Garros: “Ha rischiato un’ondata di critiche”. Cosa è successo dopo
- Postato il 17 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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Il 2025 si avvia alla conclusione e come è d’abitudine in questo periodo dell’anno è il momento di fare i primi bilanci, anche nel mondo del tennis. Ed è quello che fa anche Andy Roddick nel suo podcast “Served with Andy” con i discorsi che non possono che ricadere che sulla coppia “d’oro” Sinner-Alcaraz.
L’analisi del 2025
Nel corso del suo podcast Andy Roddick analizza vincitori e sconfitti di quest’annata del tennis. E se gli applausi sono tanti, c’è anche qualche fischio, metaforico s’intende. L’ex numero 1 del mondo, infatti, continua la sua crociata contro l’ATP e la decisione di allungare a 12 giorni i Masters 1000. Un tema che ha fatto arrabbiare anche i giocatori e che sarà centrale anche nel corso del 2026.
La finale tra Alcaraz e Sinner
Uno dei momenti chiavi della stagione è stata l’epica finale del Roland Garros tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Ad alzare il trofeo sulla terra rossa francese è stato il tennista spagnolo ma a festaggiare è stato tutto il mondo del tennis come rivela lo stesso Roddick: “Quando io giocavo il tennis veniva ancora visto come una sorta di sport da “country club”: nessuno viene colpito, è tutto molto elegante. Non so se ho mai visto lo stesso livello rispetto per il livello di atletismo che il tennis richiede, per la forza mentale che richiede se non dopo il match tra Sinner e Alcaraz al Roland Garros. Ci sono dei momenti in cui finalmente c’è un’unione perfetta tra il palcoscenico e quello che gli atleti dimostrano dal punto di vista fisico e mentale”.
Lo statunitense rivela cosa è successo dopo quella finale anche agli occhi del grande pubblico: “Dopo quella partita ho ricevuto oltre 200 messaggi di amici, persone che mi hanno confessato di non aver mai visto un livello tale di atletismo e di non credere a quello che avevano appena finito di guardare. Credo che quella partita la ricorderemo anche a distanza di anni di adesso, e non è un’affermazione iperbolica. Ogni parte della fisicità richiesta per il tennis è stata messa in display nel corso di quella partita”.
La rivelazione su Jannik
La finale del Roland Garros è una partita che verrà ricordata non solo per il livello di tennis espresso sul centrale di Parigi ma anche per il comportamento dei due giocatori. E nel corso del podcast Roddick mette in luce un punto importante: “Non ci dobbiamo dimenticare una cosa. Sinner veniva dal suo periodo di sospensione, era rientrato a Roma e poi ha giocato al Roland Garros. Ha accettato la sconfitta senza polemiche, con classe e grazia. Anche perché sono sicuro che dopo quella squalifica se avesse avuto anche solo una piccola reazione negativa si sarebbe tirato addosso un’ondata di critiche, di commenti negativi. Non so quello che pensano gli altri, ma non è possibile vederlo dopo quella partita e non fargli i complimenti per il modo in cui si è comportato. Penso che in quello momento abbia conquistato tantissimi tifosi. In qualche modo quella sconfitta potrebbe portargli dei benefici nel lungo periodo, ha permesso al pubblico di vedere il suo lato più umano”.