Sinner, la lezione sulle differenze mette a tacere gli haters: le ragioni sul no alla Davis e il retroscena su Berrettini
- Postato il 4 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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L’ultimo sforzo della stagione. Jannik Sinner è arrivato a Torino, dove tra qualche giorno prenderà parte al suo ultimo torneo del 2025. Torna in Italia da numero 1 grazie i punti conquistati a Parigi ma anche con la voglia di provare a scrollarsi di dosso le polemiche delle ultime settimane sulla Coppa Davis.
La risposta agli hater
Non si nasconde Jannik Sinner, le critiche ricevute nel corso delle ultime settimane sembrano aver lasciato un piccolo segno ma le parole pronunciate a Sky lasciano pensare che ormai il peggio è alle spalle. “Io sono orgoglioso di essere italiano, felice di essere nato qui e non in Austria, o da nessun altra parte. Questo paese merita molto di più, anche molto di più di quello che sto facendo io”.
Gli “italiani” diversi
Nel corsi degli ultimi mesi, ma forse sarebbe meglio dire anni, una delle frasi ricorrenti su Jannik Sinner hanno fatto riferimento al fatto di non rappresentare il prototipo italiano. Ma nel corso dell’intervista realizzata da Sky, la risposta dell’azzurro sull’argomento è una lezione sul tema delle differenze: “Alcuni dicono che l’Alto Adige è diverso, che la Sicilia è diversa, è vero però è anche la nostra fortuna. La nostra forza sta nelle differenze. Abbiamo di tutto per essere lì e competere contro i migliori al mondo e secondo me dobbiamo unirci, stare insieme e darci forza per avere più trofei e più orgoglio possibile perché secondo me l’Italia lo merita”.
Le ragioni sul no alla Davis
Il discorso ricade ovviamente sulla decisione di non prendere parte alle Finals di Coppa Davis a Bologna con il numero 1 del mondo che torna a spiegare le motivazioni della sua scelta: “A fine stagione ci vuole tanto tempo per rimettere le cose insieme. E soprattutto a fine stagione, una settimana per noi atleti è davvero tanto. Significa avere una settimana in più di vacanze e poter essere più carico, con più energie e più voglia. Per me quest’anno non c’è stato un minimo di dubbio che fosse la scelta giusta. Invece l’anno scorso è stato diverso. Il mio team ha provato anche a trattenermi ma io ho detto che la volevo giocare perché l’avevo promesso a Berrettini, quando abbiamo vinto nel 2023 e lui era lì a sostenerci. Ma dopo la vittoria dello scorso anno ho deciso che non avrei giocato nel 2025”.