Sinner, la Davis dopo due Slam, le ATP Finals e altri 5 titoli: ora salviamolo dal gossip Kalinskaya-Braccini

  • Postato il 25 novembre 2024
  • Di Virgilio.it
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La festa coi tifosi, l’abbraccio con l’amico Matteo Berrettini e coi compagni di Nazionale, l’orgoglio di aver regalato un nuovo trionfo all’Italia del tennis. Il 2024 di Jannik Sinner s’è ufficialmente chiuso con l’ultimo punto della sfida di Malaga contro Tallon Griekspoor, quello che ha consegnato alla squadra azzurra la seconda vittoria consecutiva in Coppa Davis. In due anni il rosso di San Candido ha portato il tennis tricolore a raddoppiare i suoi trionfi nella coppa più prestigiosa. Adesso per lui è tempo di riposarsi, dopo un’annata da urlo, condita da due Slam, le ATP Finals e altri cinque tornei, tra cui tre Masters 1000. Ma anche da qualche ombra.

Sinner, un 2024 straordinario: tutti i suoi trionfi

Il bilancio del 2024 di Jannik non è semplicemente positivo: di più. Un’annata così se l’erano concessa solo i grandi, anzi i grandissimi dello sport delle racchette. Gli Australian Open, gli US Open, le ATP Finals. E ancora: tre Masters 1000 – Miami, Cincinnati e Shanghai – e due 500, Rotterdam e Halle, con una percentuale di vittorie superiore al 92%. Mancava la Davis: è (ri)arrivata pure quella. Solo successi per Sinner in singolare contro Argentina, Australia e Olanda. E contro l’Argentina ha raddoppiato le fatiche, vincendo in coppia con Berrettini il doppio decisivo contro Gonzalez e Molteni.

L’esempio di Berrettini, “stritolato” dal gossip

Proprio la storia, umana e sportiva, di Berrettini può essere da esempio e da monito. Matteo un anno fa a Malaga era andato da spettatore, da tifoso. Dopo un’annata da incubo, segnata da problemi fisici e da chiacchiere extra campo per la discussa relazione con Melissa Satta. Se c’è un “pericolo” che corre Jannik, è quello di finire stritolato a sua volta dal gossip, dalle voci. Dal chiacchiericcio. Lui così riservato, così geloso della propria privacy, così lontano dall’essere “personaggio” nella sua accezione nazional-popolare e pecoreccia, più volte negli ultimi tempi s’è ritrovato trascinato per la collottola in questioni da rotocalco.

La rinascita di Matteo e il pericolo che corre Jannik

Forse non è un caso che l’amico Berrettini sia “rinato” dopo che i riflettori sulla storia con Melissa si sono spenti. Non perché fosse una relazione tossica, tutt’altro. E non perché Matteo non avesse diritto di godersi una storia d’amore con un personaggio così appariscente: assolutamente. Ma perché Berrettini, una volta diradatosi il codazzo dei paparazzi, ha potuto dedicare tutte le sue energie al tennis, al recupero di una forma fisica accettabile. Senza dover perdere tempo e serenità a commentare, smentire o addirittura a fuggire dal gossip. Lo stesso rischio, in breve, che corre Jannik. Soprattutto adesso che la stagione è ormai conclusa.

Kalinskaya e Braccini: il diritto alla riservatezza di Sinner

Ecco, oltre alla Wada e al ricorso che giace sempre in un cassetto nella scrivania del TAS di Losanna, sono le pagine dei giornali, dei tabloid e dei siti scandalistici gli avversari più insidiosi per il rosso di San Candido nelle prossime settimane. Sapete perché si producono tanti contenuti sui risvolti sentimentali del campione altoatesino? Su Anna Kalinskaya o sull’ex Maria Braccini? Perché sono i più letti. I più cliccati. Ancor più dei pezzi dedicati al Sinner campione. Ecco perché tutti possiamo e dobbiamo “salvare” Sinner dalle chiacchiere. Focalizzandoci sull’atleta, non sull’uomo che ha tutto il diritto di godersi le sue storie d’amore nella dovuta riservatezza.

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Virgilio.it

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