Sinner, imbarazzo per la domanda del giornalista: Scanagatta mette in difficoltà Jannik, la risposta è geniale
- Postato il 16 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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Dopo le ATP Finals di Torino “sparirà” per un bel po’. Meglio approfittare della possibilità di incontrare da vicino Jannik Sinner per fargli delle domande, chiedergli qualcosa sul suo modo di giocare, sul suo approccio a tornei ad avversari. Anche perché poi il rosso di San Candido tornerà in campo soltanto a gennaio e lo farà dall’altra parte del mondo. A inizio 2026 è in programma la “discussa” esibizione con Carlos Alcaraz in Corea del Sud, poi entrambi faranno armi e bagagli e si trasferiranno direttamente in Australia per prendere parte al primo Slam della nuova stagione. Ubaldo Scanagatta, decano del giornalismo tennistico italiano, non s’è lasciato sfuggire l’occasione di fare una domanda particolare a Sinner.
- ATP Finals, la domanda di Scanagatta a Sinner
- Risate e imbarazzo, Jannik in difficoltà a Torino
- Sinner, risposta eusauriente: l'esempio di Medvedev
ATP Finals, la domanda di Scanagatta a Sinner
A Torino, ormai completamente ai piedi di Sinner, l’esperto giornalista ha rivolto una domanda molto ben articolata a Jannik sulla sua capacità di presentare sempre la prossima sfida come estremamente delicata. Poi magari la vince in due set con relativa facilità. “Quando dici che ogni partita, ogni avversario può avere un risultato diverso – la domanda del direttore di Ubitennis – lo fai per convincere te stesso a non sottovalutare nessuno o lo fai per dirlo a noi perché potremmo pensare che può cambiare qualcosa? Hai fatto 13 vittorie con De Minaur, cinque di fila con Djokovic, cinque di fila con Zverev, quattro di fila con Aliassime, quattro di fila con Fritz, 16 di fila con gli italiani. Sono numeri che parlano chiaro“.
Risate e imbarazzo, Jannik in difficoltà a Torino
E la domanda del giornalista, con cui per giunta Sinner aveva scambiato qualche palleggio a Riad in occasione della sua recente partecipazione al Six Kings Slam, ha messo in difficoltà e in imbarazzo il campione azzurro, che per qualche secondo è apparso visibilmente indeciso su cosa e come rispondere, lasciandosi scappare anche qualche risatina e un commentino a metà tra il sorpreso e l’infastidito: “Uhm…eeehhh…ma sai…onestamente non so neanche cosa risponderti, metti delle domande…”. Poi però, dopo averci pensato qualche secondo, Jannik ha dato una risposta più che esauriente, decisamente convincente.
Sinner, risposta eusauriente: l’esempio di Medvedev
Il campione altoatesino ha parlato delle sue difficoltà passate: “Io ero in una situazione un po’ di anni fa che non avevo mai vinto contro Medvedev, ero 6-0. Nel momento in cui uno trova una chiave contro certi giocatori potrebbe funzionare per una, due o tre partite. Ma devi sempre stare attento. La testa è molto importante se sei 10-0 o se sei cinque pari”. E ancora: “Io vado in campo per dare il 100% oggi, anche se sto all’80% devo dare tutto. Le cose possono cambiare da una giornata all’altra, qualsiasi partita è importantissima, soprattutto a fine anno perché incide anche sul modo di affrontare il futuro“.