Sinner, il problema riemerso contro Vukic: Jannik preoccupato, la confessione in vista del match con Martinez
- Postato il 3 luglio 2025
- Di Virgilio.it
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Tutto facile per Jannik Sinner contro Aleksandar Vukic. Almeno, fino a quell’ultimo game durato un’eternità. Ci sono voluti sei matchpoint al rosso di San Candido per chiudere definitivamente la pratica con l’australiano e approdare al terzo turno di Wimbledon. Al numero 1 è venuto il “braccino” a un passo dal traguardo. E agli appassionati non possono non venire in mente quei tre matchpoint non sfruttati nella finale del Roland Garros contro Carlos Alcaraz. Solo un caso? Oppure sta emergendo un “nuovo” problema, la difficoltà di Jannik a risolvere una volta per tutte i match che ha in pugno?
- Wimbledon: la netta vittoria di Sinner su Vukic
- L'ammissione di Jannik: "Ho faticato a chiudere"
- Terzo turno, sabato la sfida tra Sinner e Martinez
Wimbledon: la netta vittoria di Sinner su Vukic
Stavolta, a dirla tutta, la pochezza di Vukic ha impedito che il match si riaprisse. Con Alcaraz, invece, non è andata alla stessa maniera. Il murciano è rimasto aggrappato al match ed è poi riuscito a ribaltarlo. A Sinner manca forse il “killer instinct”? Chissà. Di certo, proprio durante i vantaggi di quell’ultimo, interminabile game contro Vukic ha tirato fuori dal cilindro il colpo forse più bello di tutta la partita, un dritto a incrociare che ha impedito all’australiano di rifarsi sotto nel punteggio e che ha scatenato la standing ovation di tutto il Centrale. Insomma: sì, Jannik ha sbagliato qualcosina negli ultimi punti. Ma ha anche saputo uscire con la consueta freddezza da una situazione che si stava ingarbugliando.
L’ammissione di Jannik: “Ho faticato a chiudere”
Il punteggio del match contro Vukic, del resto, racconta di una partita dominata. Appena cinque i giochi vinti dal suo avversario: 6-1 6-1 6-3. Sinner ha ritrovato il servizio, ma ha pescato anche ottime risposte. “Sono molto contento, giocare contro Vukic è davvero molto difficile, ha un servizio potentissimo”, le sue parole a fine incontro. “Ho cercato di rispondere il più possibile, di essere solido sulla linea di fondo, ma – la confessione espressa con la consueta franchezza – ho faticato un po’ a chiudere“. Insomma, si tratta di un problema ben chiaro a Jannik. E che sarà senz’altro affrontato di concerto con Cahill, Vagnozzi e forse pure Ceccarelli, il mental coach che l’ha raggiunto a Londra.
Terzo turno, sabato la sfida tra Sinner e Martinez
Nel prossimo turno, sabato, il rosso di San Candido se la vedrà con Pedro Martinez, “terraiolo” spagnolo che occupa la 52ma posizione del ranking e che Jannik ha battuto nell’unico precedente a Roma nel 2022. Nei primi turni l’iberico ha piegato l’inglese Loffhagen in quattro set e l’argentino Navone in tre. “Conoscere l’avversario è sempre importante, i terzi turni negli Slam contano tanto”, ha aggiunto Sinner. “Bisogna rimanere concentrati e alzare il livello, in questo torneo ci sono state tante sorprese“. Parole dette con preoccupazione e rammarico e non è difficile intuire il perché: tra i big eliminati a sorpresa c’è pure un grande amico di Jannik, Jack Draper, piegato in quattro set dalla vecchia volpe Marin Cilic.