Sinner: il New York Times pazzo di Jannik, che svela il motivo dell’assenza di mamma e papà allo US Open
- Postato il 26 agosto 2025
- Di Virgilio.it
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Jannik Sinner è certamente uno dei giocatori più attesi allo US Open, dove sarà chiamato a confermarsi dopo il titolo della passata stagione per confermarsi n°1 al mondo. L’azzurro è anche tra i più amati e apprezzati dal pubblico statunitense, così come dalla stampa del paese a stelle a strisce, come testimonia un articolo del New York Times che descrive e tesse le lodi dell’altoatesino, particolarmente apprezzato per la sua semplicità e il suo attaccamento alla famiglia, che però non lo ha seguito per l’ultimo slam stagionale.
- Il New York Times innamorato dell’umiltà di Sinner e della sua famiglia
- Sinner e il racconto della famiglia
- Il motivo dell’assenza dei genitori allo US Open e il retroscena sulla sfida a golf con Cahill
Il New York Times innamorato dell’umiltà di Sinner e della sua famiglia
Contrariamente a quanto successo in Inghilterra, dove dopo il successo a Wimbledon Jannik Sinner era finito nel mirino della stampa britannica, negli Stati Uniti alla viglia dello US Open il New York Times ha deciso di tributare al n°1 al mondo un articolo che ne ha elogiato l’umiltà, la semplicità e l’attaccamento alla famiglia: “Un titolo a Wimbledon è il tipo di trionfo che cambia la vita. Sinner, un ventiquattrenne alto e affascinante che ha già accumulato una fortuna a nove cifre in premi in denaro e contratti di sponsorizzazione, potrebbe soddisfare quasi ogni desiderio con pochi tocchi del suo telefono. Ma è tornato a casa”.
Il quotidiano newyorkese, che ha raccontato alcuni aneddoti su Sinner e i giorni trascorsi in Alto Adige con la famiglia, ha evidenziato le scelte semplici e controcorrente rispetto a chi come lui è entrato nell’olimpo del tennis: “Nel corso degli anni, i re e le regine del tennis hanno assunto ogni sorta di identità. Frequentatori di locali notturni, celebrità che amano stare a stretto contatto con i re della moda e della finanza. Sinner sembra fermamente deciso a scegliere l’identità che gli viene naturale. Lui vuole disperatamente rimanere un ragazzo semplice, proveniente da una famiglia semplice, figlio di un cuoco e di una cameriera e fratello di un istruttore di vigili del fuoco”.
Sinner e il racconto della famiglia
Proprio sulla famiglia è incentrata anche l’intervista a due riportata dal quotidiano: “Affrontiamo il successo e la sconfitta allo stesso modo. La cosa più importante – dice Sinner – è che siamo in salute e che ci stiamo divertendo insieme. Ovvio che se vinco sono tutti più felici. Ma allo stesso tempo, anche se perdo, sono felici che io faccia ritorno a casa, che io voglia vederli, che io mi diverta con i miei amici e con le persone a cui tengo davvero tanto. Quindi è stato qualcosa di molto, molto bello in entrambi i sensi – dice in riferimento a Roland Garros e Wimbledon. Credo che nei momenti importanti ci stia tornare a casa per rivedere le persone che amo”.
Il motivo dell’assenza dei genitori allo US Open e il retroscena sulla sfida a golf con Cahill
Mamma Siglinde e papà Hanspeter non sono però volati allo US Open per seguire Jannik. Il motivo è dovuto al fatto che New York è “troppo lontana, troppo affollata” come svelato da Sinner. Al New York Times il n°1 del mondo ha anche raccontato un aneddoto riguardante il golf, dove a quanto pare ha compiuto enormi progressi dall’uscita del video diventato subito virale in cui mancava la palla e veniva preso in giro dal padre, dato che ha svelato di aver battuto il suo super coach Darren Cahill, anche se forse è stato dovuto a un colpo di fortuna, visto che Jannik ha anche ammesso che prima di questa partita non aveva mai giocato così bene.