Sinner ha una missione, e non è il primato: il piano Cahill e la drammatica confessione sul Roland Garros
- Postato il 5 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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Il countdown per le Finals di Torino è iniziato. Sinner è pronto a infiammare la Inalpi Arena con la speranza di chiudere il 2025 in cima alla classifica ATP. Mentre sta per rinnovarsi l’infinito duello con Alcaraz, nell’intervista esclusiva rilasciata a Sky confessa che il vero obiettivo non è (solo) il primato: scatta il piano Cahill. Poi si lascia andare a una drammatica confessione sulla finale del Roland Garros persa contro il rivale murciano.
La missione di Sinner e il piano Cahill
Un tema caldo riguarda il futuro di Darren Cahill. Le strade tra il 60enne allenatore australiano e l’altoatesino – insieme da giugno 2022 – potrebbero separarsi alla fine dell’anno. Ma Jannik non ha ancora perso le speranze di riuscire a convincere il supercoach a tornare su suoi passi. E ne esalta le qualità, che vanno ben oltre l’aspetto tecnico.
“Ha compiuto 60 anni ed è nel mondo del tennis da 40: lo capisco”. Ma prevale la voglia di continuare insieme. Perché è insieme – nel formidabile team con Simone Vagnozzi – che si è raggiunto il top. “Mi vedo con lui per un altro anno ancora. Darren è come un padre che unisce tutto il team, specialmente quando le cose non girano nel verso giusto. Speriamo di convincerlo”. Insomma, il piano Cahill è scattato: ci pensa Sinner.
La confessione sul Roland Garros
Il nastro è riavvolto alla finale più lunga di sempre del Roland Garros, quella dell’ultima edizione. Che ha visto il rosso di San Candido soccombere ad Alcaraz dopo aver sciupato la possibilità di chiudere l’incontro.
Sinner si confessa senza filtri, mostrando tutte le fragilità di un fenomeno. Sì, perché – bisogna ricordarlo – anche i fuoriclasse non sono esenti da debolezze. E soffrono. “Un disastro. I primi due, tre giorni non riuscivo a dormire. E di giorno ero senza energie, ero distrutto”.
Finals alle porte: ennesima sfida ad Alcaraz
Jannik si appresta a riconsegnare la vetta del ranking ATP ad un Alcaraz reduce dal disastro di Parigi e, probabilmente, non al meglio della forma mentale più che fisica. Terreno fertile per l’azzurro, che si accinge a sferrare l’assalto decisivo per riprendersi il primo posto per poi concentrarsi sull’operazione Cahill senza l’assillo di dover inseguire lo spagnolo nel 2026.
Allora, sotto con le Finals. Torino scalpita. E Sinner è carico: “Darò tutto”. Se alla vigilia di Parigi il sorpasso a Carlos era ritenuto impossibile, ora lo scenario è completamente ribaltato: “È il torneo più importante dell’anno”.