Sinner fatica nel primo set, poi si scioglie e liquida De Minaur. Finale meritatissima

  • Postato il 15 novembre 2025
  • Di Panorama
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Una partita meno semplice di quanto il risultato non racconti. Jannik Sinner centra la terza finale consecutiva alle Nitto Atp Finals superando Alex De Minaur con il punteggio di 7-5 6-2 in un’ora e 52 minuti. L’azzurro, numero 2 del mondo, allunga così a 13-0 l’impressionante bilancio degli scontri diretti contro l’australiano e continua la striscia da imbattuto indoor: sono 30 le vittorie consecutive sotto tetto, con l’ultima sconfitta risalente alla finale 2023 di Torino contro Novak Djokovic. Ora l’azzurro attende il vincente della semifinale Alcaraz-Auger-Aliassime.

Un primo set combattuto

Il match inizia quasi in affanno per Sinner. De Minaur, numero 7 del ranking, inizia con grande coraggio e intensità, aggredendo e togliendo ritmo all’azzurro con una grande variazione nei colpi. L’australiano annulla ben sette palle break nel primo set e resta agganciato al punteggio fino al 5-5, servendo con precisione e comandando gli scambi più del solito. Nei primi otto game è forse il miglior De Minaur della sua (ancora giovane) carriera, in grado di costringere Jannik a spostamenti difficili e di limitarne la pericolosità del rovescio lungolinea.

Sul 5-5, l’azzurro finalmente si accende: strappa il servizio dell’avversario con un rovescio lungolinea magistrale e chiude 7-5 grazie a tre prime vincenti consecutive. Nonostante un rendimento impeccabile al servizio, Sinner aveva faticato più del dovuto da fondo campo, spesso subendo più che avere il controllo.

Un Sinner diverso nel secondo parziale

Nel secondo parziale la partita cambia volto. De Minaur crolla mentalmente e perde incisività alla battuta — a fine match solo una prima su due entra in campo — mentre Sinner si scioglie e ritrova fluidità e precisione: break immediato e corsa fino al 4-0, con l’azzurro che diventa ingiocabile da fondo campo e inesorabile al servizio. La passerella finale si chiude 6-2 con l’ovazione di un’arena che si esalta per l’idolo di casa.

Insomma, un De Minaur in formato deluxe non è bastato a impensierire seriamente Jannik Sinner. A fare la differenza, come al solito, la mentalità vincente nei punti cruciali, e soprattutto un servizio in grande spolvero (7 ace e 84% di punti vinti con la prima).

Aspettando la finale

Ecco, proprio il servizio sarà fondamentale per Sinner, se vorrà confermare il titolo dello scorso anno. Soprattutto se (come probabile) ad affrontarlo sarà lo storico rivale Carlos Alcaraz, con cui in passato aveva perso anche a causa di una scarsa percentuale di prime palle. No, il servizio dovrà essere l’arma in più contro lo spagnolo, un rifugio per Jannik cui, naturalmente, non potranno mancare gli altri colpi.

Già il fatto di presentarsi all’atto conclusivo per il terzo anno di fila, comunque, proietta Sinner nella leggenda, accostandolo a leggende come Nastase, McEnroe, Lendl, Becker, Federer e Djokovic. Domenica 16 novembre, alle 18, vi sarà lo scontro decisivo, la finalissima: in palio il bis e certezze mentali importanti per il 2026. L’avversario sarà il vincente della sfida tra Carlos Alcaraz e Felix Auger-Aliassime, prevista oggi 15 novembre alle 20:30. Certo è che Sinner giocherà con una carica motivazionale in più: il pubblico di Torino sarà tutto per lui.

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Panorama

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