Sinner: "Ecco quando sarò al 100%". In campo con Michelsen e Alcaraz, ping pong con Osaka, la trappola Ferrara
- Postato il 22 agosto 2025
- Di Virgilio.it
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Prima in campo, poi in sala stampa. Jannik Sinner protagonista agli US Open dopo i giorni tormentati di Cincinnati. Il fenomeno di San Candido calamita le attenzioni del pubblico americano, anche se tra tanti sguardi compiaciuti si cela qualcuno che prova a seminare trappole e sospetti. Lo si intuisce quando, in conferenza, c’è chi gli chiede conto – per l’ennesima volta – del reintegro di Umberto Ferrara nel team. Il classico trappolone. Del resto, Jannik è abilissimo a schivare le insidie. Figurarsi che nella prima parte dell’allenamento a Flushing Meadows si è allenato contro Alex Michelsen, mentre sul campetto accanto aveva Carlos Alcaraz, impegnato contro Karen Khachanov.
- US Open, l'allenamento di Sinner con Michelsen...e Alcaraz
- Jannik campione anche di ping pong: battuta Naomi Osaka
- Sinner, le condizioni dopo il virus: "Al top entro un paio di giorni"
- Il doping e la domanda trappola su Ferrara: risposta da campione
US Open, l’allenamento di Sinner con Michelsen…e Alcaraz
Due ore di seduta intensa e proficua per Sinner, prima sul campo P1, poi all’Arthur Ashe. Il talento statunitense, numero 30 del mondo, ha “testato” le condizioni di Jannik, che è apparso tonico e reattivo, anche se – ovviamente – non ancora al top. Dimenticate, comunque, le immagini choc di Cincinnati, col rischio svenimento e il doloroo ritiro in finale. Prossimo appuntamento per Jannik la seduta d’allenamento del sabato contro una vecchia volpe del circuito, Marin Cilic. Il rosso di San Candido e il 36enne croato saranno in campo dalle 17 alle 18.30 italiane allo Stadium 17.
Jannik campione anche di ping pong: battuta Naomi Osaka
Prima di duettare con Michelsen, con gli occhi di Alcaraz a “spiarne” le mosse, Sinner si era reso protagonista di un’altra partita. Non a tennis, però. Il numero 1 della classifica ATP, infatti, è stato coinvolto in un appuntamento promozionale organizzato da un suo sponsor e ha giocato a ping pong, o tennistavolo come bisognerebbe chiamarlo a tutti gli effetti, con Naomi Osaka. Sorrisi, battute e tanto buonumore tra l’azzurro e la giapponese. Sinner ha dimostrato di essere un campione anche in questa disciplina “inedita”: alla fine, ovviamente, ha vinto lui. Come gli capita (quasi) sempre.
Sinner, le condizioni dopo il virus: “Al top entro un paio di giorni”
Dopo il lavoro sul campo, Sinner è stato tra i protagonisti del media day. Dove ha fatto il punto sulle sue condizioni: “Fisicamente ho recuperato quasi del tutto, non sono ancora al 100% ma credo che ci arriveremo in un paio di giorni“. Quindi sulla missione condivisa con Carlos Alcaraz: “Noi due dominatori del tennis? Se io e Carlos non continueremo a migliorarci, gli altri ci prenderanno. È solo questione di tempo. Io ho ancora aspetti del mio tennis che posso migliorare e dal mio punto di vista ritengo sia solo un aspetto positivo. Va detto che io e Alcaraz tennisticamente siamo giocatori diversi. L’unica cosa che abbiamo in comune è che lavoriamo entrambi molto duramente”.
Il doping e la domanda trappola su Ferrara: risposta da campione
Quindi la domanda-trappola sul doping: negli Stati Uniti, ma in generale in tutto il mondo anglosassone, sono sensibilisimi sulla questione. “Ferrara di nuovo responsabile per il mio programma antidoping? Abbiamo già detto tutto nel comunicato e non voglio aggiungere altro. Per me è finita. Ora ci concentriamo di nuovo sul duro lavoro che ci aspetta e sul migliorare come atleta. Questo è ciò che conta adesso”. Poi un’altra rivelazione toccante: “Quando ho lasciato casa ho detto che se a 24 anni non fossi stato un top 200 avrei smesso di giocare. La mia famiglia non se lo sarebbe potuto permettere economicamente”. E ancora: “Cosa cambierei del tennis di oggi? Molte cose, ma non vi dico quali…”.