Sinner e i suoi fratelli contro la solitudine di Alcaraz: il riscatto dell'Italia sulla Spagna arriva dal tennis
- Postato il 24 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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Il riscatto dell’Italia sulla Spagna arriva dal tennis. Se nel calcio i due movimenti sono ormai distanti anni luce, Sinner e i suoi fratelli (e guai a dimenticare le sorelle) – da Berrettini a Cobolli – hanno dimostrato col trionfo in Coppa Davis che il Belpaese – anche senza i suoi atleti di punta (Jannik e Musetti) – è ben più avanti della ‘Roja’, che soffre la solitudine di Alcaraz.
- Italia-Spagna: i numeri del tennis
- Sinner e i suoi fratelli: la solitudine di Alcaraz
- Nel calcio, invece, il confronto è impietoso
Italia-Spagna: i numeri del tennis
Il terzo successo di fila in Coppa Davis, maturato grazie ai successi di Berrettini e Cobolli rispettivamente contro Carreno Busta e Munar, consacra l’Italia del tennis, capace di ottenere uno storico trionfo pur senza la presenza del numero 2 del mondo Sinner e del numero 8 Musetti. Altro che missione impossibile, gli azzurri di Volandri si sono confermati in cima, rifilando una delusione cocente alla Spagna di capitan Ferrer, che pure ha dovuto rinunciare Alcaraz.
Alla Davis vanno aggiunti la seconda Billie Jean King Cup di fila con Jasmine Paolini, Sara Errani ed Elisabetta Cocciaretto sugli scudi e i trionfi di Jannik (Australian Open, Wimbledon e ATP Finals). La Spagna, invece, è stata costretta ad accontentarsi – per modo di dire – del Roland Garros e degli US Open, conquistati da Carlos, che ha scalzato in vetta il rivale italiano, chiudendo il 2025 al primo posto nel ranking.
Sinner e i suoi fratelli: la solitudine di Alcaraz
La Davis ha raccontato di un’Italia che ha tanto altro oltre Sinner. Eppure il forfait dell’altoatesino aveva scomodato mezzo Paese, alimentato dibattiti, infervorato gli animi. Beh, il campo ha zittito i contestatori di professione. A Torino la consacrazione di Jannik, a Bologna quella dell’Italia. Nonostante un’altra annata condizionata dagli infortuni, Berrettini è tornato al top al momento giusto, quando serviva. Tempismo perfetto. Poi, la favola di Cobolli, 22esimo nel ranking ATP e pronto a scalare posizioni proprio come fatto da Musetti, che si è regalato le Finals.
Al contrario, in Spagna sembra esserci solo Alcaraz. La questione è portata alla ribalta dal quotidiano Mundo Deportivo: dietro il murciano, il vuoto o quasi. Solo Alejandro Davidovich Fokina (14) e Jaume Munar (36), infatti, sono riusciti a concludere l’anno tra i primi 80 del mondo. E negli ultimi due anni e mezzo, solamente un altro giocatore spagnolo – Alcaraz a parte – è riuscito a vincere un titolo. Si tratta di Roberto Bautista, campione ad Anversa nell’ottobre 2024.
Nel calcio, invece, il confronto è impietoso
Pensate: dal 1998 in poi l’Italia è riuscita a battere la Spagna al termine dei 90′ solamente due volte. L’altro acuto è quello ai rigori in occasione della semifinale degli Europei 2021, poi conquistati dalla Nazionale di Mancini. Al contrario, i successi delle Furie Rosse sono stati otto, più due ai penalty (quarti di finale degli Europei 2008 e semifinale di Confederations Cup del 2013).
Gli ultimi tre scontri diretti tra le due selezioni sono stati vinti dagli iberici, che hanno superato gli azzurri con un doppio 2-1, sempre in Nations League, e quindi per 1-0 nell’ultimo confronto nella fase a gironi di Euro 2024. Prendendo ancora come riferimento il 1998, da allora l’Italia ha vinto un Mondiale (fallendo per due volte di fila la qualificazione al torneo) e un Europeo, mentre la Spagna ha alzato al cielo una Coppa del Mondo, si è aggiudicata tre volte la rassegna continentale e anche una Nations League.