Sinner e Cahill, battibecco a Parigi: Jannik rimprovera il coach, poi la pace. E in semifinale ritrova Zverev
- Postato il 31 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Sarà stato il mal di schiena che, soprattutto nei primi giochi, lo ha condizionato in modo evidente. Sarà stata la tensione di un finale di stagione tanto intenso quanto logorante. Sarà stata la pressione dettata dalla possibilità di tornare numero 1, sia pur per la sola settimana che precede le ATP Finals di Torino. Fatto sta che Jannik Sinner, nel momento decisivo del match contro Ben Shelton al Masters 1000 di Parigi, per la prima volta ha sbottato contro il suo team. Un rimprovero in piena regola e proprio al coach che lo ha accompagnato verso il vertice del tennis mondiale: Darren Cahill.
- Sinner, rimprovero al box durante il match con Shelton
- Jannik vince ancora: in semifinale la rivincita con Zverev
- Pace e abbracci con Cahill, Sinner: "Non penso alla numero 1"
Sinner, rimprovero al box durante il match con Shelton
Certi atteggiamenti ce li saremmo aspettati da un “bulletto” come Shelton. E invece è stato Sinner a “sbroccare” nel bel mezzo del secondo set, subito dopo aver piazzato il break del 3-1 ai danni dello statunitense. Dopo il punto decisivo Jannik, prima di riprendere il gioco, si è avvicinato al box e ha tuonato contro l’allenatore: “I make a break and your f… sitting”. Vale a dire, più o meno: “Io ho fatto il break e tu sei rimasto maledettamente seduto”. Evidentemente il rosso di San Candido s’aspettava un supporto, un sostegno e un’emozione maggiore da parte della sua squadra. E pensare che lo considerano “freddo”.
Jannik vince ancora: in semifinale la rivincita con Zverev
Cahill è rimasto impassibile. Anche quando Sinner, dopo la “sparata”, ha perso drammaticamente a zero il servizio. Con buon senso paterno, gli ha dato i giusti consigli per rimettersi subito in carreggiata. E da quel momento Jannik non ha avuto più incertezze, viaggiando a vele spiegate verso la vittoria: 6-3 6-3. In semifinale, in programma non prima delle 17 di sabato 1 novembre, il rosso di San Candido se la vedrà di nuovo contro Sascha Zverev, già battuto nella recente finale del torneo di Vienna. Il tedesco ha sconfitto il redivivo Daniil Medvedev al termine di un match intensissimo: 2-6 6-3 7-6 il finale, dopo aver annullato due matchpoint al russo.
Pace e abbracci con Cahill, Sinner: “Non penso alla numero 1”
Dopo il “cazziatone”, a fine gara lo stesso Sinner ha ricomposto la (momentanea) frattura andando ad abbracciare Cahill e sorridendo visibilmente anche a Vagnozzi. Jannik, d’altro canto, è apparso molto sereno ai microfoni. “Partita davvero difficile, ma lo si sapeva già alla vigilia. Lui serve bene, io credo di aver risposto bene, ma ho anche servito con buone percentuali. Ho giocato una partita solida, aggressiva. Sono molto contento. Anche la prossima sarà una partita molto fisica. Il primo posto? Adesso non penso alla classifica, vivo alla giornata, ci sono sfide difficili che mi aspettano, essere in semifinale qui non è facile, non era scontato dopo una stagione così intensa. Torino per me è molto importante, ma lo è anche questo torneo”.