Sinner e Alcaraz, Rublev svela il segreto della rivalità: “E’ una questione di paura”. Ruud si arrende: “Non hanno punti deboli”
- Postato il 6 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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La stagione 2025 si è conclusa solo da qualche settimana ma gli sguardi sono concentrati già su quello che succederà nel 2026. Fari che sono ovviamente puntati sulla rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, che nelle ultime due stagioni hanno dominato tutti i tornei principali e che sembrano ormai essersi messi un gradino sopra il resto della concorrenza.
L’ammissione di Rublev
Sinner e Alcaraz sono un passo davanti a tutti, ormai è un dato di fatto che l’italiano e lo spagnolo siano riusciti a mettere tutti in una situazione subalterna. Ad ammetterlo sono proprio i loro rivali e l’ultimo in ordine di tempo ad analizzare quello che sta avvenendo ai vertici del tennis mondiale, è il russo Andrey Rublev in occasione della sua apparizione all’UTS di Londra: “Carlos e Jannik sono ovviamente avanti rispetto a tutto il resto dei giocatori, questa è la semplice verità. Il motivo? Per me loro semplicemente giocano a tennis. Non giocano con la paura o la speranza che l’altro giocatore sbagli. Pensano solo a giocare a tennis, secondo me non pensano neanche al punteggio o a quello che sta facendo il giocatore dall’altra parte della rete. E’ questa la differenza rispetto agli altri”.
Il paragone con i Big Three
Quando si parla di Sinner e Alcaraz ormai è immediato anche il collegamento con i Big Three (Djokovic, Nadal e Federer) con Rublev però che su questo argomento prova a fare un piccolo passo indietro: “Per me i paragoni non si possono fare. Roger e Rafa hanno giocato in un periodo diverso e in condizioni diverse. Il tennis è molto cambiato, così come sono cambiati i campi e le palline. Prima le cose erano diverse e non ha senso fare un paragone”.
Ruud si arrende: “Non hanno punti deboli”
Chi invece non ha paura a fare paragoni è il norvegese Casper Ruud, anche lui presente all’evento londinese: “Possiamo discutere a sfinimento sulle differenze tra le varie epoche ma la verità è che Sinner e Alcaraz colpiscano la palla con più velocità di quanto facessero i Big Three. In questo momento nel tour abbiamo due giocatori che sembrano non avere nessun punto debole. Non importa che sia diritto o rovescio, tiranno fortissimo da entrambi i lati. E si muovono anche alla grande. Jannik ha sempre colpito forte ma la cosa in cui è migliorato tantissimo è la mobilità. Lo vedi scivolare e difendere in qualunque parte del campo. Lo stesso con Carlos, sembra di vedere quello che ha sempre fatto Djokovic. A volte ti sembra di essere in controllo e al colpo successivo sei tu che devi difendere. E’ una cosa impressionante ma allo stesso tempo anche pesante da accettare quanto siano diventati bravi. Ma non puoi fare altro che ammettere e provare a fare meglio per batterli”.