Sinner, contro Mannarino un match che sa di rivincita: il francese era stato durissimo sul caso doping di Jannik
- Postato il 13 agosto 2025
- Di Virgilio.it
- 2 Visualizzazioni

“Non credo più a Babbo Natale”, così Adrian Mannarino aveva risposto sul caso doping che ha sconvolto l’ultimo anno di carriera di Jannik Sinner. Ora i due saranno uno contro l’altro negli ottavi di finale di Cincinnati, uno scontro che già ha messo in agitazione di fan dell’azzurro che vogliono una vittoria anche per dare una risposta alle cattiverie del passato.
Un match che sa di rivincita
In palio nel match tra Sinner e Mannarino ci sono i quarti di finale del torneo di Cincinnati. Un appuntamento importante per Sinner che vuole provare a difendere il titolo e i punti conquistati nella scorsa stagione. Una tappa significativa quella americana per il numero 1 anche per la vicenda doping, fu proprio dopo la vittoria nel torneo americano che venne comunicata la “prima” sentenza sul suo caso doping legato a quanto avvenuto mesi prima a Indian Wells. E la sfida con il francese potrebbe assumere i connotati di una mezza rivincita per l’azzurro.
Le parole di Mannarino sul caso doping
Adrian Mannarino è stato uno dei tanti tennisti che hanno espresso la propria opinione sul caso doping che ha riguardato Jannik Sinner. La vicenda clostebol e tutto quello che è successo nel corso dei lunghi mesi della diatriba tra il numero 1 del mondo e la Wada sono stati argomento di discussione con qualcuno che ci è andato giù anche pesante con le dichiarazioni come nel caso del francese.
Le parole di Mannarino dopo il caso di Sinner e di Swiatek furono molto dirette: “Non credo più a Babbo Natale. Se c’è chi vuole crederci può farlo ma non sono il tipo. Sono disposto a concedere il beneficio del dubbio ma è comunque molto sorprendente che quest’anno ci sono stati due test positivi sui 300 migliori al mondo e loro sono i numeri 1 al mondo (in quel momento la polacca era al primo posto della classifica WTA, ndr). Posso capire che inavvertitamente qualcuno possa prendere la pillola sbagliata ma rimane comunque una cosa strana. Io mi sveglio tutte le mattine a 36 anni zoppicando e devo scendere in campo contro ragazzi di 20-25 anni e se non sono puliti diventa complicato”.
L’approccio di Jannik al match
Nel corso dell’ultimo anno sono stati tanti i tennisti che hanno sparato a zero sulla vicenda “clostebol”, Sinner non ha mai risposto direttamente alle accuse. In qualche circostanza si è limitato a rivelare di aver “svelato i veri amici” che ha nel tour ma non ha mai replicato direttamente alle accuse che gli sono arrivate, né ha mostrato di avere problemi con alcuni dei giocatori che gliele hanno rivolte. Non ha mai risposto alle frasi terribili di uno come Kyrgios, e ha sempre mostrato il suo lato migliore con chiunque sia sceso in campo. E con Mannarino probabilmente succederà lo stesso.