Sinner contro i tornei dello Slam: “Chiediamo un contributo equo per sostenere tutti i giocatori, come pensioni e assistenza sanitaria”
- Postato il 28 ottobre 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Gli Slam non possono restare fermi”: Jannik Sinner ha puntato il dito contro i tornei del Grande Slam, accusandoli di non aver risposto alle ripetute richieste dei top player mondiali di discutere i premi in denaro e i benefit sociali destinati ai giocatori con classifica più bassa. Ovvero coloro che, al contrario di Sinner, non incassano i grandi premi previsti per i vincitori dei tornei e i conseguenti introiti milionari dagli sponsor. A riportare le lamentale del campione altoatesino è il quotidiano britannico The Guardian, che svela un’inedita versione di Sinner quasi sindacalista. L’attuale numero due del mondo ha spiegato che nei mesi scorsi c’erano stati segnali positivi di dialogo: “Abbiamo avuto delle buone conversazioni con i tornei del Grande Slam al Roland Garros e a Wimbledon, quindi siamo rimasti delusi quando hanno detto che non possono dare seguito alle nostre proposte finché non saranno risolte altre questioni”.
“Pensioni e assistenza sanitaria non possono aspettare”
Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico, i giocatori chiedono da tempo una discussione strutturabta su montepremi e tutele come pensioni e assistenza sanitaria, temi che finora non hanno trovato spazio nell’agenda dei quattro major. Sinner ha ribadito che, pur comprendendo la complessità di alcune trattative in corso sul calendario e la programmazione, non c’è alcun motivo per rinviare i passi avanti sul welfare dei giocatori: “Calendario e programmazione sono argomenti importanti – ha spiegato – ma nulla impedisce agli Slam di affrontare in questo momento i benefit per i giocatori, come pensioni e assistenza sanitaria”.
“Gli Slam generano grandi ricavi: chiediamo un contributo equo”
Il tennista azzurro ha sottolineato come i quattro tornei più prestigiosi del mondo concentrino la gran parte dei ricavi del tennis professionistico e per questo motivo dovrebbero farsi carico di un contributo maggiore a favore dell’intero movimento, soprattutto dei giocatori di bassa classifica. Sinner ha spiegato: “Gli Slam sono gli eventi più importanti e generano la maggior parte dei ricavi del tennis, quindi chiediamo un contributo equo per sostenere tutti i giocatori e un montepremi che rifletta al meglio i guadagni di questi tornei. Vogliamo collaborare con gli Slam per trovare soluzioni che siano positive per tutti nel tennis”.
Con queste parole, l’azzurro si fa portavoce del malcontento espresso da molti professionisti, che denunciano una disparità crescente nella distribuzione dei premi tra i grandi eventi e il resto del circuito. La posizione di Sinner si inserisce in un confronto sempre più acceso tra i giocatori e gli organizzatori degli Slam, accusati di mancanza di dialogo e trasparenza. Ma a complicare la trattativa, spiega sempre il Guardian, ha contribuito in parte anche il procedimento legale promosso dalla Professional Tennis Players Association (PTPA), la nebulosa associazione fondata da Novak Djokovic.
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